Die Neue Zeit: differenze tra le versioni

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Il numero di lettori diminuì a metà degli anni novanta: nel 1896 gli abbonati erano scesi a quota 4.000 abbonati, poi il loro numero si stabilizzò intorno ai 7.000 nel corso del primo decennio del Novecento<ref name="Schu33"/>. Era in ogni modo chiaro che il progetto iniziale di Kautsky di iniziare il proletariato alla teoria marxista non si era realizzato: la rivista era letta solo dagli intellettuali di sinistra e da alcuni funzionari di partito<ref name="Schu33"/>. Inoltre, subiva la concorrenza di altre riviste, come la rivista revisionista di Johann Sassenbach, ''Der sozialistische Akademier''<ref name="Schu33"/>. Nonostante tutto, la ''Neue Zeit'' riuscì ad imporsi come rivista ufficiale della SPD: dal 1901 al 1914 si sottotitolò "Settimanale della socialdemocrazia tedesca" (''Wochenschrift der deutschen Sozialdemocratie'')<ref name="Schu36">Schumacher op.cit. pag. 36</ref>.
 
Essendo divenuta rivista ufficiale del Partito, quando nel 1917 Kautsky lasciò la SPD per l'[[USPD]], perse anche il posto di direttore della ''Neue Zeit'', che aveva fondato 34 anni prima<ref>Massimo L. Salvadori, ''Kautsky e la rivoluzione socialista. 1880/1938'', Milano, Feltrinelli, 1976. pag. 199</ref>.
 
== Struttura editoriale ==