Luigi Maria Grignion de Montfort: differenze tra le versioni

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Le frequenti missioni in Vandea lo videro presente sia nella parte settentrionale, dove c'era una maggiore presenza di monasteri, chiese, confraternite e un maggior numero di sacerdoti e di vocazioni in generale, sia in quella meridionale che nonostante fosse più ricca era meno devota: in alcune zone si era diffuso il [[protestantesimo]], anche se nell'intera regione la percentuale di protestanti restava particolarmente bassa.
 
Grazie alle esperienze missionarie passate, in Vandea, aveva acquisito un suo personale metodo di missione: anzitutto invitava la gente a seguire le sue predicazioni, che preparavano alla [[Penitenza (sacramento)|confessione]] individuale, sacramento al quale ci si doveva accostare frequentemente durante la missione, e alla partecipazione all'[[Eucarestiaeucaristia]]; le prediche erano poi seguite da cantici scritti da lui stesso (secondo il metodo di Maunoir) che i fedeli imparavano; si svolgevano celebrazioni pubbliche e processioni; si restauravano chiese e cappelle; infine alla Messa conclusiva, Luigi Maria faceva rinnovare le promesse [[Battesimo|battesimali]], come gli aveva consigliato Clemente XI, proponendo un "contratto di alleanza con Dio", che era una forma di consacrazione a Cristo per mezzo di Maria che si firmava davanti all'altare;<ref>Il testo del "contratto" recitava:
{{q|Credo fermamente tutte le verità del santo Vangelo di Gesù Cristo.<br />Rinuncio per sempre al demonio, al mondo, al peccato e a me stesso.<br />Prometto che - mediante la grazia di Dio che non mi mancherà - osserverò fedelmente tutti i Comandamenti di Dio e della Chiesa, evitando il peccato mortale e le sue occasioni; in particolare eviterò le cattive compagnie.<br />Mi consacro interamente a Gesù Cristo, per le mani di Maria, per portare la mia Croce al suo seguito, ogni giorno della mia vita.<br />Io credo che - se osserverò fedelmente queste promesse fino alla morte - avrò la salvezza eterna; ma che se non le osserverò, sarò dannato per l'eternità.<br />In fede di questo, mi firmo ...}}</ref> raccomandava la recita del [[Rosario]] anche dopo la fine della missione; e infine faceva piantare una croce o faceva costruire un piccolo [[calvario (scultura)|calvario]] in un luogo ben visibile come ricordo della missione.<ref>B. Cortinovis, ''San Luigi Maria di Montfort. La vita, gli scritti, la venerazione'', Editrice Shalom, pp. 41-42</ref>
 
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Seguono poi le pratiche interiori ed esteriori necessarie per potersi "consacrare". Propone sette pratiche esteriori: esercizi preparatori alla consacrazione; la recita quotidiana della "Coroncina della Santissima Vergine"; indossare una catenina di ferro benedetta per simboleggiare che si è "schiavi di Gesù in Maria"; celebrare la solennità dell'[[Annunciazione]]; la recita quotidiana dell'[[Ave Maria]] e del [[Rosario]]; la recita del [[Magnificat]]; il distacco dal mondo. Le pratiche interiori invece consistono nell'agire in quattro modi: per mezzo di Maria, con Maria, in Maria e per Maria, cioè agire secondo lo spirito di Maria, agire imitando Maria, agire uniti a Maria e agire al servizio di Maria.
 
Conclude il "Trattato" mettendo in appendice un metodo, costituito da pratiche interiori ed esteriori, per prepararsi all'[[Eucarestiaeucaristia]] e per riceverla, e allegando il testo per la consacrazione da pronunciare e firmare.
 
=== ''L'amore dell'Eterna Sapienza'' ===