Nadežda Konstantinovna Krupskaja: differenze tra le versioni

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Il 29 gennaio [[1900]] Lenin finì di scontare la pena e partì per stabilirsi a [[Pskov]]. Nadežda Krupskaja, con sua madre e due altri deportati liberati, Starkov e Olga Sil'vina, lo accompagnò fino a [[Ufa (Russia)|Ufa]], nuova residenza obbligata di Nadežda, che doveva ancora scontare un anno di esilio. A Ufa viveva in libertà l'anziana populista [[Marija Pavlovna Četvergova|Marija Četvergova]], che vi possedeva una libreria, e un gruppo di deportati socialdemocratici, tra i quali [[Viktor Nikolaevič Krochmal'|Krochmal]], [[Osip Vasil'evič Aptekman|Aptekman]], [[Aleksandr Aleksandrovič Kvjatkovskij (bolscevico)|Aleksandr Kvjatkovskij]] ([[1878]]-[[1926]]), figlio dell'[[Aleksandr Aleksandrovič Kvjatkovskij|omonimo leader]] di [[Narodnaja volja]], e l'operaio Jakutov, che sarà molto attivo nella [[rivoluzione del 1905]] e finirà impiccato dalla reazione zarista. Con questi e altri esiliati in diverse regioni mantenne contatti illegali, e ricevette una visita del marito prima che questi, il 16 luglio, partisse per l'estero.<ref>N. Krupskaja, cit., pp. 42-46.</ref>
 
Finalmente, alla fine del febbraio [[1901]], venne il giorno della sua liberazione. Andò a [[Mosca (Russia)|Mosca]] a trovare la suocera, che allora viveva sola, essendo la figlia Marija in carcere e l'altra figlia Anna all'estero con Vladimir. Accompagnò poi la madre a Pietroburgo e partì per [[Praga]], convinta che vi si trovasse Lenin. Questi era in realtà a [[Monaco di Baviera|Monaco]] e da Praga, per confondere la sorveglianza della polizia politica russa, le faceva pervenire la corrispondenza tramite un operaio ceco. In primavera la Krupskaja raggiunse Monaco.<ref>N. Krupskaja, cit., pp. 47-49.</ref> In tutto il periodo prerivoluzionario e durante i lunghi anni dell'emigrazione (dal 1901 al 1905 in Germania, Inghilterra e Svizzera, e dal [[1907]] al [[1917]] in Svizzera, Francia, Polonia e di nuovo in Svizzera), la Krupskaja non fu solo la moglie di Lenin, ma un'attiva, motivata e preziosa collaboratrice della causa rivoluzionaria e, negli anni 1905/1907, rivestì il ruolo di segretaria del Comitato Centrale del Partito socialdemocratico. <ref>N.K. Krupskaja, ''La scuola del proletariato'', Emme ed.,1976, pag.27.</ref> Nello stesso 1917, collaborò alla rivista quindicinale « Žizn' rabotnicy » (La vita deidella lavoratorilavoratrice), fondata da [[Inessa Armand]], rivoluzionaria che aveva avuto, nel [[1913]], una breve relazione con Lenin.
 
=== Teoria e pratica pedagogica: 1917-1939 ===