Baccheo: differenze tra le versioni

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Il '''bacchèo''' è uno dei [[piede (poesia)|piedi]] della [[metrica classica|metrica]] [[letteratura greca|greca]] e [[letteratura latina|latina]]. Si compone di una sillaba breve seguita da due sillabe lunghe (∪ — —): è di conseguenza un piede di 5 [[mora (fonologia)|more]], di ritmo ascendente, appartenente al ''génos hemiólion'', in quanto il rapporto tra [[tesi (metrica)|tesi]] ed [[arsi]] è di 2:3.
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Il termine "baccheo" deriva da [[Bacco]]: questo ritmo era legato al culto di [[Dioniso]], e utilizzato nei canti in suo onore. Su altri suoi utilizzi, non si può avere molta certezza, dal momento che con questo termine i metricologi antichi indicavano anche il [[coriambo]] e l'antispasto. Spesso sizigie trocaiche o giambiche [[sincope (metrica)|sincopate]] assumono la forma di un baccheo: i bacchei veri e propri sono invece rari, e si incontrano nella [[lirica corale]] e di tanto in tanto nella poesia drammatica, soprattutto in [[Eschilo]].
 
Il baccheo ammette talvolta risoluzione di una delle sillabe lunghe; è anche possibile la sostituzione della sillaba breve con una lunga irrazionale, mentre, secondo la regola usuale, l'ultimo piede di un verso è ''indifferens''.
 
I principali metri bacchiaci sono: