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Dopo la guerra, la Taxpayers Association stravinse le elezioni del [[1948]] (precluse agli analfabeti, e quindi limitate praticamente ai soli proprietari terrieri dei quali il partito era espressione politica), in tandem con la Planters Association: questo predominio continuo praticamente immutato fino al [[1964]], quando vennero costituiti il [[Partito Popolare (Seychelles)|Partito Popolare]] (inizialmente SPUP, ''Seychelles People's United Party'', in seguito SPPF, ''Seychelles People's Progressive Front''), di stampo [[socialismo|socialista]]-[[indipendentismo|indipendentista]], capeggiato da [[France-Albert René]], ed il [[Partito Democratico (Seychelles)|Partito Democratico]] (SDP, ''Seychelles Democratic Party''), presieduto da [[James Mancham]], più vicino agli interessi della media e alta [[borghesia]] e fautore del mantenimento del legame coloniale. Nel frattempo, nel [[1958]], l'arbitrato con la [[Francia]] sul possesso delle [[Isole Glorioso|Iles Glorieuses]] venne risolto a favore di quest'ultima.
 
Le elezioni del [[1966]] videro la vittoria dell'SDP, il quale cercò, senza trovarlo, un compromesso con le posizioni massimaliste dello SPUP: nel [[1970]] venne varata una nuova costituzione, e Mancham divenne [[primo ministro]]. Alle elezioni del [[1974]] sia l'SDP che lo SPUP si presentarono caldeggiando l'indipendenza dal Regno Unito: in seguito ai risultati elettorali e agli accordi con lo stesso il 29 giugno [[1976]] le Seychelles divennero una [[repubblica]] indipendente in seno al [[Commonwealth delle nazioni|Commonwealth]], con James Mancham (frattanto divenuto [[baronetto]]) eletto come primo [[Presidenti delle Seychelles|presidente]] e René come primo ministro. Con l'indipendenza, vennero annessi alle Seychelles anche i gruppi di isole di [[Gruppo di Aldabra|Aldabra]], [[Gruppo di Farquhar|Farquhar]] e [[Amirantes]], scorporate nel [[Territorio britannico dell'Oceano Indiano]] dal novembre del [[1965]].
 
Il 5 giugno [[1977]], mentre Mancham era in missione diplomatica all'estero, un [[colpo di stato]] (evidentemente sostenuto dall'[[Unione Sovietica]]) ne sancì la deposizione a favore del primo ministro France-Albert René, che instaurò un [[regime (politica)|regime]] [[monopartitismo|monopartitico]] dello SPUP (frattanto ribattezzato SPPF, ''Seychelles People's Progressive Front''): tale situazione venne convalidata dalla [[costituzione]] modificata del [[1979]]. Nel [[1981]] fallì un contro-colpo di stato probabilmente sostenuto dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] (secondo l'economista [[John Perkins (economista)|John Perkins]] preoccupati per la destabilizzazione di un'area prossima alle basi militari di [[Diego Garcia]]<ref>{{Cita web|url= http://www.democracynow.org/article.pl?sid=07/06/05/149254 |titolo= John Perkins on "The Secret History of the American Empire: Economic Hit Men, Jackals, and the Truth about Global Corruption" |data= 5 giugno 2007 |editore= Democracy Now}}</ref> organizzato da [[Mike Hoare]] e da un gruppo di [[mercenario|mercenari]] [[sudafricani]]. Nell'agosto dell'anno successivo, un vasto [[ammutinamento]] delle forze armate mise nuovamente a repentaglio la sopravvivenza del regime, che però riuscì ad avere ragione dei ribelli in soli due giorni grazie all'appoggio delle forze speciali [[tanzania]]ne e dei mercenari catturati l'anno precedente e blanditi con promesse di libertà e denaro.