Cambiamento di paradigma: differenze tra le versioni

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'''Cambiamento di paradigma''' (o '''scienza rivoluzionaria''') è l'espressione coniata da [[Thomas Samuel Kuhn|Thomas S. Kuhn]] nella sua importante opera ''[[La struttura delle rivoluzioni scientifiche]]'' (1962) per descrivere un cambiamento nelle assunzioni basilari all'interno di una [[teoria scientifica]] dominante. Il concetto di ''scienza rivoluzionaria'' è messo in contrasto con la sua idea di ''[[scienza normale]]''.
 
L'espressione ''cambiamento di paradigma'', intesa come un cambiamento nella modellizzazione fondamentale degli eventi, è stata da allora applicata a molti altri campi dell'esperienza umana, per quanto lo stesso Kuhn abbia ristretto il suo uso alle [[scienze esatte]]. Secondo Kuhn "un [[paradigma]] è ciò che i membri della comunità scientifica, e soltanto loro, condividono" (''La tensione essenziale'', 1977). A differenza degli scienziati normali, sostiene Kuhn, "lo studioso [[umanista]] ha sempre davanti una quantità di soluzioni incommensurabili e in competizione fra di loro, soluzioni che in ultima istanza deve esaminare da sé" (''La struttura delle rivoluzioni scientifiche''). Quando il cambio di paradigma è completo, uno scienziato non può, ad esempio, postulare che il [[Dottrina miasmatico-umorale|miasma causi le malattie]] o che l'[[Etere (fisica)|etere]] porti la luce. Invece un critico letterario deve scegliere fra un vasto assortimento di posizioni (es. [[critica letteraria marxista|critica marxista]], [[decostruzionismo]], critica in stile ottocentesco) più o meno di moda in un dato periodo, ma sempre riconosciute come legittime.
 
Dagli anni '60 l'espressione è stata ritenuta utile dai pensatori di numerosi contesti non scientifici nei paragoni con le forme strutturate di [[Zeitgeist]].
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[[File:Duck-Rabbit illusion.jpg|thumb|Kuhn usò l'[[illusione ottica]] dell'anatra/coniglio per dimostrare come un cambio di paradigma può far sì che una persona veda la stessa informazione in un modo completamente diverso.]]
 
Col libro ''[[La struttura delle rivoluzioni scientifiche]]'', l'[[epistemologo]] e [[storia della scienza|storico della scienza]] [[Thomas Kuhn]] definisce '''cambiamento di paradigma''' [[epistemologia|epistemologico]] una [[rivoluzione scientifica]].
 
Secondo Kuhn, siamo in presenza di una rivoluzione scientifica quando gli scienziati incontrano anomalie che non possono essere spiegate dai [[paradigma|paradigmi]] universalmente accettati, all'interno dei quali s'era sviluppato il progresso scientifico. Il paradigma, nella visione di Kuhn, non è semplicemente la teoria corrente, ma l'intera [[visione del mondo]] nel quale la teoria esiste e tutte le implicazioni che ne derivino. Un paradigma è basato sulle caratteristiche del panorama della conoscenza che gli scienziati possono identificare attorno a loro. Ogni paradigma ha le sue anomalie, sostiene Kuhn, che sono spazzate via come livelli d'errore accettabili, o semplicemente ignorate e neglette (l'argomento principale usato da Kuhn per refutare il modello di [[falsificabilità]] di [[Karl Popper]] come motore decisivo del cambiamento scientifico). Invece, secondo Kuhn, le anomalie hanno una certa importanza per tutti i professionisti della scienza di ogni tempo. Ad esempio, alcuni fisici del primo '900 trovarono il calcolo dell'[[apside]] di Mercurio più problematico rispetto quello che i risultati dell'[[esperimento di Michelson-Morley]] faceva presagire. In questo (e in molto altro) il modello kuhniano di cambiamento scientifico differisce da quello dei [[positivisti logici]], in quanto pone maggiore enfasi sull'esperienza individuale degli scienziati rispetto alla concezione della scienza come avventura puramente logica o filosofica.
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* Il movimento conosciuto come [[Psicologia cognitiva|rivoluzione cognitiva]], distante dall'approccio [[comportamentismo|comportamentista]] alla [[psicologia]], ritiene la [[cognizione]] come centrale nello studio del comportamento umano.
* La [[Economia keynesiana|rivoluzione keynesiana]] è vista come un tipico cambiamento fondamentale in [[macroeconomia]].<ref>[[David Laidler]]. ''Fabricating the Keynesian Revolution''.</ref> Secondo [[John Kenneth Galbraith]], la [[legge di Say]] dominava il pensiero economico prima di [[John Maynard Keynes]] da più di un secolo, e il cambiamento verso il keynesismo fu arduo. Gli economisti che contraddicevano la legge, che inferisce sottoccupazione e sottoinvestimenti (abbinati a eccesso di risparmio) essere virtualmente impossibili, rischiavano di porre termine alla loro carriera.<ref>JM Galbraith. (1975). ''Money: Whence It Came, Where It Went'', p. 223. Houghton Mifflin.</ref> Nella sua opera principale, Keynes cita uno dei suoi predecessori, [[John A. Hobson]],<ref>JM Keynes. ''The General Theory of Employment, Interesting, and Money'', p. 366. "Il signor Hobson si è lanciato con un ardore instancabile, ma quasi del tutto inutile, contro i membri dell'ortodossia. Nonostante oggi sia completamente dimenticato, la pubblicazione dei suoi libri segna, in un senso, un'epoca del pensiero economico".</ref> a cui furono ripetutamente negate posizioni accademiche a causa delle sue teorie eretiche.
* In seguito, il movimento per il [[monetarismo]] contro il [[Economia keynesiana|keynesismo]] ha segnato un secondo cambiamento decisivo. I monetaristi sostenevano che la politica fiscale non ha effetto nello stabilizzare l'[[inflazione]], un fenomeno puramente monetario, in contrasto con la visione keynesiana del tempo, secondo la quale sia la politica fiscale che quella monetaria erano importanti. I keynesiani, dopo averle inizialmente rigettate, finirono per adottare molte delle teorie monetariste sulla [[teoria quantitativa della moneta]] e la [[curva di Phillips]].<ref>Bordo MD, Schwartz AJ. (2008). [https://research.stlouisfed.org/publications/review/08/09/Bordo.pdf Monetary Economic Research at the St. Louis Fed During Ted Balbach's Tenure as Research Director]. The Federal Reserve Bank of St. Louis ''Review''.</ref>
* [[Fritjof Capra]] descrive come un cambio di paradigma quello che starebbe avvenendo nelle scienze dalla fisica alle scienze della vita. Questo cambiamento nella percezione accompagnerebbe un cambiamento nei valori e sarebbe caratteristico dalla [[ecoalfabetizzazione]].<ref>[[Fritjof Capra]]. ''The Web of Life, London: Harper Collins.1997''.</ref>
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== Nel linguaggio comune ==
Nell'ultima parte degli anni '90 'cambiamento di paradigma' è diventata un'espressione alla moda grazie al linguaggio del marketing ed è apparsa sempre più di frequente in stampa e pubblicazioni.<ref>
Robert Fulford, Globe and Mail (5 giugno 1999). http://www.robertfulford.com/Paradigm.html Letto il 25-4-2008.</ref> Nel suo libro ''Mind The Gaffe'', l'autore [[Larry Trask]] consiglia i lettori di evitarne l'uso e mettersi sull'attenti quando leggono qualcosa che contiene l'espressione. Si fa riferimento ad essa in molti libri e articoli <ref name="cnet">[http://www.cnet.com/4520-11136_1-6275610-1.html Cnet.com's Top 10 Buzzwords]</ref><ref name="Complete Idiot's Guide to A Smart Vocabulary">[http://www.mcfedries.com/vocabulary/intro.asp "The Complete Idiot's Guide to a Smart Vocabulary" p142-143, autore: Paul McFedries publisher: Alpha; prima edizione (7 maggio 2001)] ISBN 978-0-02-863997-0</ref> come a un'espressione talmente abusata da perdere ogni significato.
 
== Altri utilizzi ==