Franco Brusati: differenze tra le versioni

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== Carriera ==
Brusati nasce a [[Milano]] nel [[1922]]. Dopo gli studi in [[Italia]], [[Svizzera]] ed [[Inghilterra]], si [[laurea]] in [[legge]] e [[scienze politiche]]. Diventa poi collaboratore dell<nowiki>'</nowiki>''[[L'Europeo|Europeo]]'', occupandosi tra l'altro di arti dello spettacolo.
 
=== Cinema ===
Successivamente, alla fine degli [[Anni 40|anni '40quaranta]], si trasferisce a [[Roma]], diventando aiuto regista di [[Roberto Rossellini]] e [[Renato Castellani]], e scrive sceneggiature per [[Mario Monicelli]], [[Carlo Lizzani]], [[Francesco Rosi]] e [[Luciano Emmer]], di cui diventa anche collaboratore per ''[[Domenica d'agosto]]'' ([[1949]]).
 
Nel [[1956]] dirige il suo primo film, ''[[Il padrone sono me]]'', tratto dall'omonimo romanzo di [[Alfredo Panzini]], ottenendo una discreta visibilità.
 
All'interno di una produzione diseguale i suoi maggiori successi di pubblico e critica sono ''[[I tulipani di Harlem]]'' ([[1970]]), ''[[Pane e cioccolata]]'' ([[1974]]) con [[Nino Manfredi]], e ''[[Dimenticare Venezia]]'' ([[1979]]), pellicola della maturità con forti riferimenti a [[Ingmar Bergman]] e [[Luchino Visconti]]<ref>{{Cita libro|autore=Paolo Mereghetti|titolo=Il Mereghetti. Dizionario dei film 2011|anno=2011|editore=Baldini & Castoldi|città=Milano|p=963|pp=|ISBN=88-85988-97-0}}</ref>, che ottiene una nomination all'[[Premio Oscar|Oscar]] come [[Oscar al miglior film straniero|miglior film straniero]].
 
Fu regista sensibile ed elegante<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20071109214626/http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_981531806/Brusati_Franco.html|titolo=Franco Brusati}}</ref>, autore di un cinema colto e di respiro europeo<ref name="Nota">{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/franco-brusati_%28Enciclopedia-del-Cinema%29/|titolo=Brusati Franco}}</ref>.
 
Nelle sue opere immise un lirismo crepuscolare e malinconico di ispirazione letteraria, volto ad analizzare psicologie e sentimenti, ma capace anche di cogliere notazioni grottesche e di indagare su certo disagio esistenziale a lui contemporaneo e su temi importanti come l'[[emigrazione italiana]] (Pane e cioccolata) e la memoria (Dimenticare Venezia), sempre all'interno di una visione amara e disincantata della realtà<ref>{{Cita web|urlname=http:"Nota"//www.treccani.it/enciclopedia/franco-brusati_%28Enciclopedia-del-Cinema%29/|titolo=Franco Brusati}}</ref>.
 
=== Teatro ===
Alla fine degli [[Anni 1950|anni cinquanta]] inizia a scrivere per il teatro, debuttando con la commedia ''Il benessere'', scritta insieme a [[Fabio Mauri]] e portata sul palcoscenico da [[Laura Adani]], con la regia di [[Luigi Squarzina]]. Le sue commedie sono state interpretate da alcuni dei maggiori attori italiani, da [[Renzo Ricci]] ad [[Anna Proclemer]], da [[Enrico Maria Salerno]] a [[Giorgio Albertazzi]], da [[Paolo Stoppa]] a [[Rina Morelli]]. Talvolta le messinscene sono state curate dallo stesso Brusati.
 
=== Morte e tumulazione ===
Franco Brusati muore a Roma il 28 febbraio [[1993]]; il suo corpo riposa al Riparto III della Galleria DE di Ponente Inferiore del [[Cimitero monumentale di Milano|Cimitero Monumentale di Milano]], tumulato nel [[Colombario|colombaro]] 42<ref>{{Cita news|autore=Comune di Milano|titolo=App di ricerca defunti Not 2 4get|pubblicazione=|data=}}</ref>.
 
== Filmografia ==