Shu (divinità): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Galleria: immagini
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: Wikipedia:Specificità dei wikilink e modifiche minori
Riga 4:
 
== Famiglia ==
[[File:Egyptian Museum (289).jpg|sinistra|miniatura|225x225px|Statua di Shu [[mummia|mummiforme]], con il copricapo di quattro piume, dalla [[Tomba di Tutankhamon|Tomba]] di [[Tutankhamon]]. [[Museo egizio del Cairo]].]]
 
=== Ascendenza ===
Riga 20:
Shu simboleggiava l'[[aria]], intesa anche come soffio di vita e brezza refrigerante; era perciò associato a un'influenza pacificatrice. In virtù di ciò, e del suo legame con [[Maat]] (incarnazione della [[verità]], della [[giustizia]], dell'ordine), Shu era comunemente raffigurato, così come questa dea, con una [[Piumaggio|piuma]] di [[Struthio camelus|struzzo]] in testa, che era anche il [[Geroglifici egizi|geroglifico]] del suo nome, oppure con un copricapo di quattro piume, simboleggianti i quattro pilastri che aveva posto a sorreggere il cielo<ref name=":0" />. La piuma di struzzo era simbolo di leggerezza e purezza. Anche la [[nebbia]] e le [[Nuvola|nuvole]] erano elementi di Shu: come si evince dalle menzioni a Shu nei Testi delle piramidi, gli egizi credevano che le nubi fossero le sue stesse ossa<ref name=":1">Hart, George (1986). A Dictionary of Egyptian Gods and Goddesses. London, England: Routledge & Kegan Paul Inc. ISBN 9780415059091. pp.200-1.</ref>. Per la sua posizione fra le terra e il cielo, era anche identificato con l'atmosfera e il vento<ref>Owusu, Heike. Egyptian Symbols. Sterling Publishing Co. Inc. p.99.</ref>.
[[File:Geb, Nut, Shu.jpg|sinistra|miniatura|Dettaglio del Papiro Greenfield (ca. [[950 a.C.]]) raffigurante Shu, al centro, in piedi sopra a [[Geb]] (la terra) mentre sostiene [[Nut (mitologia)|Nut]] (il cielo), assistito da una coppia di divinità [[Hehu]] dalla testa d'ariete. [[British Museum]].|320x320px]]Era anche rappresentato con l'usuale barba posticcia legata al mento, in piedi sopra a Geb e con le braccia sollevate nell'atto di sostenere Nut; in ciò era assistito da due degli otto dei [[Hehu]] (che avrebbe creato dai propri fluidi corporei). Tale iconografia simboleggiava l'atmosfera tra la terra e il cielo. Talvolta era adorato come dio della luce, sormontato dal [[Aton|disco solare]] anziché da Nut, e in alcuni testi risalenti al [[Nuovo Regno]] è comparato a [[Ra|Ra-Horakhty]]<ref name=":0" />. Enfatizzando la credenza risalente all'[[Antico Regno]] secondo cui Shu sarebbe stato colui che dava vita a Ra e al [[faraone]], re [[Akhenaton]] ([[XIV secolo a.C.|1351 a.C.]] - 1334/3 a.C.<ref>[[Jürgen von Beckerath]], Chronologie des Pharaonischen Ägypten. Philipp von Zabern, Mainz, (1997). p.190.</ref>) affermò che Shu risiedeva nel disco solare<ref name=":1" />, trovando posto nella [[Atonismo|sua nuova dottrina]] per questo dio e per la sua compagna Tefnut come aspetti del dio della luce e icone della coppia reale<ref name=":2" />. In alcune statue risalenti all'inizio del loro regno, Akhenaton e la sua [[Grande sposa reale]] [[Nefertiti]] compaiono nelle vesti di Shu e Tefnut<ref name=":2" />. Nella [[Titolatura reale dell'antico Egitto|titolatura reale]], i faraoni erano definiti, tra l'altro, ''Figli di Ra'' - e siccome il primogenito di Ra era proprio Shu, si instaurò presto una correlazione tra il faraone e questo dio<ref name=":5" />.
[[File:P1200378 Louvre stele Ousirour detail Shou N2699 rwk.jpg|miniatura|388x388px|Shu in una dettaglio della stele di Usirur, in legno dipinto, risalente al [[III secolo a.C.]]. [[Museo del Louvre]], [[Parigi]].]]Shu era invece ritenuto un dio pericoloso quando si trovava nel [[Oltretomba|mondo dei morti]] della religione egizia ([[Duat]]), dove si credeva guidasse una folla di torturatori e assassini, la violenza massacratrice dei quali costituiva un grande pericolo per le anime dei defunti<ref name=":1" />. Era comunemente raffigurato sui poggiatesta su cui gli egizi appoggiavano il capo per dormire (un pregevole esemplare è stato rinvenuto nella [[Tomba di Tutankhamon|tomba]] di [[Tutankhamon]]): credevano infatti che Shu vegliasse sul sonno dei mortali<ref name=":5" />.
 
Shu era anche identificato con [[Anhur]], il cui nome significa ''Portatore del cielo'', diventando '''Anhur-Shu'''. I [[Antica Grecia|greci]] lo associarono ad [[Atlante (mitologia)|Atlante]], il [[Titani|titano]] primordiale che sosteneva le sfere celesti; entrambi erano infatti rappresentati nell'atto di sostenere la volta celeste<ref>Remler, Pat (2010). Egyptian Mythology, A to Z. Infobase Publishing. p.24.</ref>; inoltre Shu poteva essere dipinto come un gigante