Polisinodia: differenze tra le versioni

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{{F|storia moderna|giugno 2013|L'argomento è sicuramente enciclopedico (non avvenga che qualche zelante proponga la cancellazione di questa voce); manca però qualsiasi riferimento bibliografico.}}
Con il termine '''polisinodia''' (dal greco πολυς, 'molti', e συνοδος, 'consiglio') si indica la particolare [[forma di governo]] affermatasi nelle [[monarchia|monarchie]] [[Europa|europee]] a partire dal [[XVI secolo]], caratterizzata dall'affidamento dei compiti dei [[ministro|ministri]] ad [[organo collegiale|organi collegiali]], per lo più denominati ''consigli''.
 
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A partire dalla fine del XVI secolo, però, incominciano ad assumere sempre più importanza i ''[[segretario di stato|segretari di stato]]'', dapprima con incarico generico, poi competenti per determinate materie e a capo di [[dicastero|dicasteri]], che finiranno per diventare i principali collaboratori del sovrano: in Francia i segretari di stato furono creati nel [[1547]] da [[Enrico II di Francia|Enrico II]] ma acquisirono importanza solo a partire dal [[1588]]; in Inghilterra il titolo cominciò ad essere utilizzato alla fine del regno di [[Elisabetta I d'Inghilterra|Elisabetta I]], ma i segretari di stato acquisirono importanza solo nella seconda metà del [[XVII secolo]]. Al contrario, in [[Spagna]] il sistema polisinodale, che raggiunse la sua massima espansione durante la monarchia [[Asburgo|asburgica]], in particolare con [[Carlo V di Spagna|Carlo V]] e [[Filippo II di Spagna|Filippo II]], sopravvisse fino al [[XVIII secolo]]. All'epoca di Filippo II si contavano ben 13 consigli, con al centro il ''Consiglio di Stato'', presieduto dal Re; alcuni erano competenti per tutti o quasi i territori sotto la sovranità del Re (''Consiglio di Guerra'' e ''[[Inquisizione spagnola#Organizzazione dell'Inquisizione Spagnola|Consiglio della Suprema Inquisizione]]''), altri per ambiti territoriali specifici (''Consiglio di Castiglia'', ''Camera di Castiglia'', ''Consiglio d'Aragona'', ''[[Supremo Consiglio d'Italia|Consiglio d'Italia]]'', ''Consiglio delle Fiandre'', ''Consiglio delle Indie'' e ''Consiglio del Portogallo''), altri ancora per specifiche materie all'interno del Regno di Castiglia (''Consiglio degli Ordini militari'', ''Consiglio della Crociata'' e ''Consiglio dell'Azienda'').
 
Una ripresa del sistema polisinodale si ebbe in Francia tra il [[1715]] e il [[1718]], quando il [[reggenza|reggente]] [[Filippo II di Borbone-Orléans]] sostituì ai segretari di stato ''consigli di stato'' specializzati per materia, a supporto del reggente e del ''[[Consiglio di Reggenza]]''. Proprio ispirandosi a questa esperienza [[Charles-Irénée Castel de Saint-Pierre|C.-I. de Saint-Pierre]], nel ''Discours sur la Polysynodie'' del [[1718]], coniò il termine polisinodia e propugnò tale sistema di governo, ritenendo che la pluralità di consigli permettesse di affiancare il sovrano con persone competenti, in contrapposizione al sistema basato sui segretari di stato, da lui giudicato dispotico e definito ''[[Visir|visiratovisir]]ato''.
 
==Bibliografia==