Architettura arabo-normanna: differenze tra le versioni

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L''''architettura arabo-normanna''' è lo stile del [[architettura|costruire]] proprio dell'[[Normanni|epoca normanna]], che si diffuse principalmente in [[Sicilia]] e nell'[[Italia meridionale]] nel [[XII secolo]]. Si tratta di uno stile prettamente romanico legato al luogo di provenienza dei normanni definito in maniera precisa come stile Siculo-Normanno, così come accade in Gran Bretagna con lo stile Anglo-Normanno. L'aggettivo "''arabo''" deriva da alcune influenze islamiche, mentre quello "''normanno''" dalla cultura e stirpe reale dominante. Il nuovo stile racchiudeva principalmente lo stile [[Architettura romanica|stile romanico]] [[architettura normanna|normanno]] e lo [[Architettura bizantina|stile bizantino]] e a volte quello islamico.
 
L'''architettura arabo-normanna'' è una definizione impropria, poiché gli [[arabi]], nomadi per origine e vocazione, non furono mai portatori di una propria architettura, ma assimilarono la cultura mediorientale e neoellenica dei paesi islamizzati durante la loro avanzata, elaborando varie sintesi architettoniche, legate ai diversi imperi: [[Fatimidi]], [[Ziridi]], [[Aghlabidi]], [[Abbasidi]], [[Almoravidi]] ecc. che culminarono con originali tipologie in [[Egitto]], [[Maghreb]] e [[penisola iberica]]. Durante il [[Storia della Sicilia normanna|dominio normanno]], in [[Sicilia]] e nell'[[Italia meridionale]] nei secoli XI e XII queste tipologie furono sincretizzate con l'arte dei cristiani ortodossi, [[bizantini]], greci e antiocheni, e della parte dominate dei cristiani latini: [[normanni]], franchi e britannici, provenzali, lombardi, romani, campani e pugliesi, depositari della cultura romanica nord-europea, campano-cassinese e pugliese bizantina e romanica normanna dando luogo ad una fioritura di edifici, capolavori della scuola architettonica siculo-normanna.
 
== Storia ==