Georgij Maksimilianovič Malenkov: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
K.Weise (discussione | contributi)
m i template di citazione vanno riportati nella versione it.wiki
Riga 76:
 
=== Attacco a Leningrado ===
Al termine della seconda guerra mondiale, Malenkov mise in attò il piano di Stalin per distruggere tutta la competizione politica e culturale proveniente dalla città di [[Leningrado]], ex capitale della Russia, in modo da concentrare tutto il potere a Mosca. Leningrado e i suoi leader di partito si erano guadagnati enorme rispetto e fama grazie alla resistenza eroica durante il terribile [[assedio di Leningrado]]. Sia Stalin che Malenkov avevano già espresso in passato il proprio disprezzo verso chi era nato e aveva studiato a Leningrado, quindi organizzarono un attacco nei confronti dell'élite culturale della città. Berija, Malenkov, e [[Viktor Abakumov|Abakumov]] diedero il via a massicce esecuzioni di massa dei loro rivali nella repressione del 1949, nota come "Affare di Leningrado", dove furono trucidati tutti i capi di Leningrado e gli alleati di Ždanov, e migliaia di altri oppositori furono mandati nei [[Gulag]] con l'approvazione di Stalin. Malenkov in persona ordinò la distruzione del museo dell'assedio di Leningrado dichiarando che il mito della "strenua resistenza dei 900 giorni dei leningradesi" era una menzogna diffusa da traditori per screditare la grandezza del compagno Stalin. Contemporaneamente, Malenkov sostituì tutta la dirigenza comunista di Leningrado e provincia con fedelissimi a Stalin. Quindi, per testare l'affidabilità di Malenkov come suo potenziale successore, l'anziano Stalin iniziò a diminuire la propria attività politica delegando sempre più le questioni importanti a Malenkov.<ref>{{citecita booklibro|author1autore1=Zhores A. Medvedev|author2autore2=Roy Aleksandrovich Medvedev|titletitolo=The Unknown Stalin: His Life, Death, and Legacy|url=https://books.google.com/books?id=vMGwAAAACAAJ|year=2005|publisher=Overlook Press|isbn=978-1-58567-644-6|page=40}}</ref> In OctoberNell'ottobre 1952, Stalin evenabolì hadformalmente thela officecarica ofdi GeneralSegretario SecretaryGenerale formally, abolishedsebbene (thoughciò innon effectne thisdiminuì did not diminish Stalinl's authority)autorità.<ref>{{citecita booklibro|author=Geoffrey Roberts|title=Stalin's Wars: From World War to Cold War, 1939–1953|url=https://books.google.com/books?id=5GCFUqBRZ-QC&pg=PA345|yearanno=2006|publishereditore=Yale University Press|isbn=0-300-11204-1|pagep=345|lingua=en}}</ref>
 
Tra il 1952 e il 1953, molte copertine del ''[[Time (rivista)|Time]]'' indicarono Malenkov come il più accreditato successore di Stalin.<ref>[http://www.google.com/imgres?imgurl=http://img.timeinc.net/time/magazine/archive/covers/1952/1101521006_400.jpg&imgrefurl=http://www.time.com/time/covers/0,16641,19521006,00.html&h=527&w=400&sz=36&tbnid=FIr1L3ebh1QQaM:&tbnh=90&tbnw=68&prev=/search%3Fq%3Dmalenkov%26tbm%3Disch%26tbo%3Du&zoom=1&q=malenkov&docid=1fqjLBK25CKBQM&sa=X&ei=7sZJT6_fIcSpiAK1h_TICA&ved=0CEgQ9QEwBQ&dur=669 Time magazine 1952, 1953 cover and editorials].</ref>
Riga 83:
Stalin morì il 5 marzo 1953, quattro giorni dopo, Malenkov, Molotov, Berija, e [[Nikita Chruščёv]], presenziarono al suo funerale pronunciandone il discorso funebre.
 
Il 6 marzo, il giorno dopo il decesso del dittatore, Malenkov gli succedette alla carica di [[Premier dell'Unione Sovietica]].<ref>{{citecita news
| titletitolo = Vast Riddle; Demoted in the latest Soviet shack-up
| publishereditore = The New York Times
| datedata = 10 Marchmarzo 1953
| url = http://select.nytimes.com/gst/abstract.html?res=F10D16FE345B117A93CAA91788D85F478585F9
| accessdateaccesso = 7 Octoberottobre 2013|lingua=en }} (fee for article)</ref>
Il 7 marzo, il nome di Malenkov apparve in cima alla lista dei membri del Partito, confermando che ora era l'uomo più potente del Paese. Tuttavia, dopo solo una settimana, Malenkov fu costretto a rassegnare le dimissioni dal Segretariato; in quanto la nuova dirigenza non voleva che il potere venisse concentrato nelle mani di un solo uomo come era stato in passato con Stalin. Fu Chruščёv a sostituirlo alla guida del Partito; anche se egli non venne nominato [[Segretario Generale del PCUS]] fino al settembre 1953. Malenkov mantenne la carica di premier, dando così il via al periodo del cosiddetto "duumvirato Malenkov-Chruščёv".<ref>[http://www.britannica.com/EBchecked/topic/614785/Union-of-Soviet-Socialist-Republics Union of Soviet Socialist Republics] at [[Encyclopædia Britannica]]</ref>