Storia dell'omosessualità in Spagna: differenze tra le versioni
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Nei tribunali di [[Barcellona]], [[Valencia]] e Saragozza il 12% di coloro che vennero giudicati dall'inquisizione furono condannati alla [[morte sul rogo]]; tra il 1570 e il 1630 i giudicati furono circa mille<ref name="glbtq inquisición" />. A Valencia<ref>Un esemplo di giudizio lo si può trovare in [http://www.islaternura.com/APLAYA/HOMOenHISTORIA/Proceso%20Inquisicion%201500%20Julio%202004.htm Actas de un proceso de la Inquisición] (1574)</ref> tra il 1566 e il 1775 furono giudicate un totale di 359 persone, di cui 37 furono rilasciate, 50 condannati alle galere, 60 alla fustigzione, 67 al bando perpetuo, 17 al confinamento, 17 ad una multa, 10 ai lavori forzati e in 62 casi il procedimento venne fatto sospendere o l'accusato fu assolto<ref name="castigos">{{cita web|url=http://www.islaternura.com/APLAYA/HOMOenHISTORIA/CastigosPARAhomosexualidad.htm|titolo=Castigos a homosexuales en España durante el Renacimiento|sito=Isla ternura|accesso=3 marzo 2007}}</ref>.
I tribunali
Il caso più noto fu quello che coinvolse Pedro Luis Garcerán di Borja marchese di Navarra, figlio del [[duca di Gandia]] nonché fratello di [[Francesco Borgia]] e gran maestro dell'[[ordine di Montesa]]: egli venne fatto arrestare, processato e condannato nel 1572 dalla corte tribunalizia di Valencia, Sembra che Pedro Luis fosse stato innamorato tempo prima di un tal Martin de Castro, un ruffiano dedicato allo [[sfruttamento delle prostituzione]], sia maschile sia femminile, che era stato catturato a letto con [[Juan de Aragón]] conte di [[Ribagorza]].
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