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|ISSN = 0004-0088
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'''''Archivio di Filosofia''''' è una storica [[rivista]] scientifica di [[filosofia]] e [[storia della filosofia]], con taglio decisamente rivolto verso tematiche di [[filosofia della religione]], [[ermeneutica]], [[teologia razionale]], [[fenomenologia]]., Fu[[filosofia dell'arte]]. fondataFondata da [[Enrico Castelli Gattinara di Zubiena]] nel [[1931]] uscendo, dalcome organo della [[1946Società Filosofica Italiana]], indiventa, fascicolia monograficipartire edal monotematici.1939 Inla genererivista rappresenta gli atti del convegnodell'I[[stituto di studi "[[Colloquio Castellifilosofici]]",<ref>{{Cita con contributiweb|url=https://web.uniroma1.it/dip_filosofia/node/5589|titolo=Istituto di accreditatistudi filosofifilosofici internazionali'Enrico dellCastelli'ambito filosofico{{!}} religioso.Dipartimento Uscitadi sinoFilosofia al{{!}} 2007Sapienza presso- l'editoreUniversità [[Cedam]],di Roma|sito=web.uniroma1.it|accesso=2017-08-02}}</ref> che è statafondato stampatada perCastelli inello tipistesso dellaanno. Dal [[Fabrizio1931]] Serraal Editore[[1939]], Pisala -rivista Roma.esce Hain avutofascicoli permiscellanei, moltima anni come direttoredal [[Marco Maria Olivetti1945]], atrasforma cuiil insuo seguitoimpianto èeditoriale succedutopresentando [[Stefanofascicoli Semplici]]monografici e provvisti di titolo.
 
Notevole è il filone degli studi umanistici, che è accolto dalla rivista a partire dal [[1949]] e che la vede pubblicare importati studi su [[Umanesimo]] e [[Rinascimento]], dei maggiori esperti internazionali. Con la nascita del [[Centro Internazionale di Studi Umanistici]], fondato dallo [[Enrico Castelli Gattinara di Zubiena|Castelli]] nel 1949, la rivista pubblica gli atti del convegno promossi dal [[Centro internazionale di studi umanistici|Centro]] e alcuni testi dell'epoca umanistica inediti o rari'','' come ''Testi umanistici sul "De anima"'' (1, 1951); ''Testi umanistici su la retorica (3, 1953);'' ''Testi umanistici su l'ermetismo'' (1, 1955). Questi fascicoli sono realizzati soprattutto grazie alla collaborazione di [[Eugenio Garin]], che, in quegli anni, è fra i più esperti studiosi dell'epoca umanistico-rinascimentale.
 
Gli [[Sessanta|anni sessanta]] vedono la rivista pubblicare gli atti dei "[[Colloquio Castelli]]", a cui partecipano filosofi di rilievo internazionale.
 
Dopo la morte di Castelli nel 1977, la direzione della rivista passa al suo allievo e collaborate [[Marco Maria Olivetti]], che fra l'altro prenderà anche il suo posto come professore di Filosofia della Religione all'Università di Roma.
 
I suoi contributi sono scritti nelle principali lingue europee, e, per questo motivo, {{citazione necessaria|unitamente all'alto suo livello scientifico, si caratterizza come una tra le riviste più importanti di filosofia a livello internazionale}}.