Relatività generale: differenze tra le versioni

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Essa descrive l'[[interazione gravitazionale]] non più come azione a distanza fra corpi massivi, come accade nella [[Gravitazione universale|teoria newtoniana]], ma come effetto di una [[legge fisica]] che lega la geometria (più specificamente la curvatura) dello [[spazio-tempo]] con la distribuzione e il flusso in esso di [[Massa (fisica)|massa]], [[energia]] e [[Impulso (fisica)|impulso]]. In particolare la geometria dello spazio-tempo identifica i [[sistema di riferimento|sistemi di riferimento]] [[sistema inerziale|inerziali]] con le coordinate relative agli osservatori in caduta libera, che si muovono lungo traiettorie [[Geodetica|geodetiche]]. La [[forza peso]] risulta in questo modo una forza apparente osservata nei riferimenti non inerziali. La relatività generale è alla base dei moderni [[Cosmologia (astronomia)|modelli cosmologici]] della struttura a grande scala dell'[[universo]] e della sua evoluzione.
 
Come disse lo stesso Einstein, fu il lavoro più difficile della sua carriera a causa delle difficoltà matematiche incontrate, poiché si trattava di far convergere concetti di [[geometria euclidea]] in uno spaziotempo [[Curvatura spaziale|curvo]], che, in accordo con la [[relatività ristretta]], doveva essere dotato di una struttura metrica di tipo [[Spaziotempo di Minkowski|lorentziano]] anziché [[spazio euclideo|euclideo]]. Egli trovò il linguaggio e gli strumenti matematici necessari nei lavori di [[geometria differenziale]] di [[Luigi Bianchi]], [[Gregorio Ricci-Curbastro]] e [[Tullio Levi-Civita]], che avevano approfondito nei decenni precedenti i concetti di [[curvatura]] introdotti da [[Carl Friedrich Gauss]] e [[Bernhard Riemann]].
 
== Cenni storici ==