Georgij Maksimilianovič Malenkov: differenze tra le versioni

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Per altri due anni, egli rimase membro regolare del Presidium. Insieme a Chruščёv, si recò nelle [[Isole Brioni]] (Jugoslavia) nella notte tra l'1 e il 2 novembre 1956 per informare [[Josip Broz Tito]] dell'imminente invasione dell'Ungheria da parte dei sovietici in programma per il 4 novembre.<ref>{{en}} Johanna Granville (1995) [http://www.scribd.com/doc/14152546/Soviet-Archival-Documents-on-Hungary-OctoberNovember-1956-Translated-by-Johanna-Granville "Soviet Documents on the Hungarian Revolution, 24 October – 4 November 1956"], ''Cold War International History Project Bulletin'', no. 5 (Woodrow Wilson Center for International Scholars, Washington, DC), Spring, pp. 22–23, 29–34.</ref>
 
Tuttavia, nel 1957, Malenkov organizzò un colpo di stato contro Chruščёv. Il tentativo fallì e lui, insieme agli altri cospiratori Molotov e Kaganovič, furono espulsi dal Politburo. Nel 1961, Malenkov fu espulso dal Partito Comunista ed esiliato in una sperduta provincia dell'Unione Sovietica. Divenne [[direttore generale]] della [[centrale idroelettrica]] di Ust-Kamenogorsk, in [[Kazakistan]], dove rimase fino alla pensione.
 
Morì il 14 gennaio 1988 all'età di 86 anni.