William Holden: differenze tra le versioni

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Gli venne inflitta una pena (sospesa) di otto mesi di prigione. Holden corrispose una cospicua somma di denaro alla famiglia dell'uomo ucciso ma, non avendola con sé in Italia, gli venne prestata dal produttore cinematografico [[Robert Haggiag]], amico sia di Vincenzoni che dell'attore. Holden si sentì profondamente colpevole per questo incidente e gli amici riferirono che la sua dipendenza dall'[[Alcolismo|alcool]] peggiorò {{citazione necessaria}}. Un altro aspetto poco noto della vita privata dell'attore è che per molti anni fu un agente sotto copertura per la [[Central Intelligence Agency|CIA]]. Holden, segretamente, consegnava messaggi a ''leader'' stranieri durante i suoi frequenti viaggi {{citazione necessaria}}.
 
Nell'ultima parte della sua carriera Holden fornì comunque alcune ottime prove, come in ''[[Il mucchio selvaggio (film)|Il mucchio selvaggio]]'' ([[1969]]), ''[[Breezy]]'' ([[1973]]), ''[[L'inferno di cristallo]]'' ([[1974]]) e ''[[Quinto potere]]'' ([[1976]]), in cui reinterpretò gli antichi personaggi che aveva perfezionato negli [[anni 1950|anni cinquanta]], adesso più anziani, sofferti e consci della propria mortalità. Nel ruolo di un produttore hollywoodiano in disarmo concluse con ''[[Fedora (film 1978)|Fedora]]'' ([[1978]]) una quasi trentennale collaborazione con [[Billy Wilder]] che lo ha diretto in quattro film. Nel [[1980]] apparve in ''[[Il bambino e il grande cacciatore]]'' con l'attore bambino [[Rick Schroder]], in cui interpretò uno stanco [[Misantropia|misantropo]] ammalato di cancro che si ritira nella parte più desolata dell'[[Australia]] (l'''outback'') per finire i suoi giorni. Schroder fu così colpito dall'incontro con Holden che in seguito dette il suo nome ad uno dei suoi figli.
 
==== Vita privata ====