Guerra civile romana (44-31 a.C.): differenze tra le versioni

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La svolta a questa situazione la diede, alla fine di aprile, l'arrivo in [[Storia d'Italia|Italia]] di [[Augusto|Ottaviano]], figlio adottivo ed erede di Cesare.
{{Citazione|Ritenendo [Ottaviano...] ritenendo che la cosa piùnon importanteci fosse quellanulla di vendicarepiù laurgente che vendicare l'[[cesaricidio|morteuccisione di suodello zio]] e ditutelarne difenderegli ciò che avevaatti, fattosùbito, appena tornòritornò da Apollonia, decise di essere estremamente duro conperseguire Bruto e Cassio,: prima con la iforza qualimentre non se lo aspettavano, epoi quando- questidato capironoche diquelli, esserefiutato inil pericolo, fuggirono;se [alloral'erano Ottaviano]svignata li- perseguìa contermini un'azionedi legalelegge, attadeferendoli ain farlicontumacia condannarecome perimputati di l'assassinio.|Svetonio, ''Augustus'', 10.}}
 
Il giovane chiese ad Antonio di consegnargli l'eredità lasciatagli dal defunto dittatore ma Antonio, che aveva dilapidato i beni di Cesare, rifiutò con durezza. Ottaviano iniziò allora a lavorare per alienare simpatie ad Antonio, facendo leva sia sul proprio nome sia sul risentimento che molti provavano verso l'ex collaboratore di Cesare. Di rimando, Antonio cercò di accrescere il suo peso politico per mezzo di una legge che gli assegnava per cinque anni la [[Gallia Cisalpina]] e la [[Gallia Transalpina]] (al posto della Macedonia). Intanto i cesariani, preoccupati di questo attrito, riuscirono a far raggiungere ai due un compromesso momentaneo.