Campagna dell'Africa Orientale Italiana: differenze tra le versioni
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All'inizio del conflitto, il duca [[Amedeo di Savoia-Aosta (1898-1942)|Amedeo d'Aosta]] aveva concepito un piano molto ambizioso ma difficilmente realizzabile: aprire una "direttissima" attraverso il Sudan e l'Egitto (2.500 km senza strade), seguendo il corso del Nilo per poter poi raggiungere i porti di approvvigionamento sul Mediterraneo. Ma da Roma giunse l'ordine di<ref name="ReferenceB">[[Arrigo Petacco]], ''La nostra guerra 1940-1945. L'avventura bellica tra bugie e verità'', Mondadori, pag. 30</ref> {{Citazione|mantenere un contegno strettamente difensivo}} Il duca, interpretando l'ordine in chiave di difesa attiva, attaccò su tutti i fronti cogliendo ovunque gli inglesi di sorpresa.
Nella prima metà di luglio si ebbero degli attacchi locali sia in Sudan, nelle zone di [[Cassala]] e lungo i corsi del Nilo Azzurro e del Nilo Bianco, sia nel Kenya, nel "triangolo" che si insinua tra la parte meridionale della Somalia e
Al confine con il [[Sudan]], il 3 luglio [[1940]] furono gli inglesi a prendere l'iniziativa attaccando la cittadina eritrea di [[Metemma]], ma venendone respinti.<ref>Laura Marengo ''Impero addio'', Ed. Fratelli Melita Editori, La Spezia, 1988, capitolo "Il provvisorio ritorno a Cassala", p. 111: «1940, primi giorni di guerra. Il bollettino n. 25 annuncia:"...Nell'Africa Orientale, le nostre truppe, respinto l'attacco su [[Metemma]], sono passate alla controffensiva occupando la posizione fortificata di [[Gallabat]], in territorio del [[Sudan Anglo-Egiziano]]. Più a nord, superata una tenace resistenza, è stata occupata Cassala».</ref>. Ma già il 4 luglio [[1940]] il contrattacco italiano portò alla [[conquista di Cassala]] (a 20 km dalla frontiera con l'Eritrea) difesa dalla [[Sudan Defence Force]]. Gli Italiani inoltre presero il piccolo forte britannico di [[Gallabat]], appena oltre il confine da Metemma, circa 320 km (200 miglia) a sud di Cassala. Vennero conquistati anche i villaggi di Ghezzan, [[Kurmuk]] e Dumbode sul [[Nilo Azzurro]].
Dopo i successi nel Sudan, le truppe italiane passarono all'offensiva sulla frontiera del [[Kenya]], per eliminare il pericoloso saliente di Dolo. Nella zona la difesa britannica fu particolarmente accanita.
In Kenya gli italiani presero "Fort Harrington" a Moyale e conquistarono [[Moyale]] e il saliente di Mendera, spingendosi verso l'interno per oltre 100 chilometri
[[File:Corriere Della Sera - 17 agosto 1940 - Offensiva in Africa - titolo.JPG|thumb|Il ''Corriere'' annunzia l'avanzata italiana dell'agosto 1940]]
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