Protonotario apostolico: differenze tra le versioni

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Fin dai primi secoli la Chiesa di Roma contò sette funzionari notarili regionali, il cui compito fu quello di compilare gli ''[[Atti dei martiri|Acta Martyrum]]''. In seguito, nel [[XIV secolo]], vennero nominati altri sette notari che assunsero il nome di protonotari, cioè di "primi notari" e avevano il compito di stendere gli atti apostolici della curia romana, da cui l'aggettivo "apostolici".
 
[[Papa Sisto V]] ne modificò il numero in dodici e nel [[1838]] [[papa Gregorio XVI]] ne riportò il numero a sette, a cui dette il titolo di ''de numero partecipantium''. [[Papa Pio X]], con il motu proprio ''[[Inter multiplices (Pio X)|Inter multiplices]]'' del [[21 febbraio]] [[1905]], stabilì l'esistenza di diverse categorie di protonotari:
 
* ''Protonotari Apostolici di numero'' o ''partecipanti''. Furono confermati in numero di sette e furono di nomina papale. Secondo il suddetto motu proprio ebbero il privilegio della mitra e di qualsiasi altra insegna pontificale escluso il trono, il pastorale e la cappa.
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* ''Protonotari Apostolici titolari'' o ''onorari''. Vi appartenevano i vicari capitolari e i vicari generali durante il loro ufficio. Si trattava di prelati ''extra Urbem'', perciò non godevano degli onori della famiglia pontificia, né erano tantomeno ascritti tra i familiari del Sommo Pontefice.
 
Altre attribuzioni furono stabilite nella [[costituzione apostolica]] ''Ad incrementum decoris'' di [[papa Pio XI]] del [[15 agosto]] [[1934]]. Con il motu proprio ''[[Pontificalis Domus]]'' del [[28 marzo]] [[1968]] [[papa Paolo VI]] decretò l'abolizione delle altre categorie di protonotari ad eccezione dei:
 
* '''Protonotari di numero''',
* '''Protonotari soprannumerari'''.
 
Secondo lo stesso motu proprio, essi rientrano nella costituzione della famiglia pontificia. Come previsto dall'istruzione della [[Segreteria di Stato della Santa Sede|Segreteria di Stato]] ''Ut sive sollicite'', circa le vesti, i titoli e le insegne di [[cardinale|cardinali]], [[vescovo|vescovi]] e [[prelati]] minori, promulgata il [[31 marzo]] [[1969]] a firma del [[Segretario di Stato Vaticano]] card. [[Amleto Giovanni Cicognani]],<ref>testo pubblicato negli ''[[Acta Apostolicae Sedis]]'' 61 (1969) 334-40 in seguito confermato dalla Lettera Circolare ''[[Per Instructionem]]'' della Sacra [[Congregazione per il Clero]] sulla riforma delle vesti corali (30 ottobre [[1970]]), a firma del [[prefetto]] cardinale [[John Joseph Wright]].</ref> i protonotari possono essere distinti dagli altri preti a motivo delle loro vesti:
 
* I protonotari apostolici ''de numero'' hanno come [[abito corale]] la [[Abito talare|talare]] paonazza con [[mantelletta]] paonazza, [[Rocchetto (paramento liturgico)|rocchetto]] e [[Fascia (abito talare)|fascia]] paonazza. Come abito piano la [[Abito talare|talare]] senza [[pellegrina]] con occhielli, bottoni, bordi e fodera di colore rubino, [[Fascia (abito talare)|fascia]] paonazza con frange di seta alle due estremità e ferraiolone paonazzo. La [[berretta]] è nera con fiocco rosso. La [[Fascia (abito talare)|fascia]] con fiocchi, le calze paonazze e le fibbie sulle scarpe sono abolite.
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Attualmente essi sono:
 
* Marcello Rossetti, decano, nominato il [[18 agosto]] [[1975]].
* Leonardo Erriquenz, nominato il [[2 ottobre]] [[1999]].
* Renzo Civili, nominato il [[15 marzo]] [[2001]].
* Bryan Chestle, nominato il [[1º settembre]] [[2003]].
* Francesco Di Felice, nominato il [[2 dicembre]] [[2008]].
* [[Leonardo Sapienza]], nominato il [[9 febbraio]] [[2013]].
* Franco Piva, nominato il [[18 giugno]] [[2015]].
 
Compito dei protonotari apostolici è quello di redigere gli atti più importanti ed i documenti che annunciano i [[dogma|dogmi]], le [[canonizzazione|canonizzazioni]], le incoronazioni, le intronizzazioni ed i decessi dei papi. Per di più sovrintendono alla regolare chiusura ed apertura dei [[conclave]] e seguono il protocollo dei [[concistoro|concistori]].
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* l'Abate Tesoriere della [[reale cappella del Tesoro di san Gennaro]] a Napoli;
* I Canonici della Collegiata di S. Maria ad Martyres di Roma, della Cappella Palatina di Palermo, dell'insigne collegiata di Cividale;
* l'Arciprete ''pro tempore'' della Collegiata di [[Brisighella]] ([[Faenza]]), l'Arcidiacono ''pro tempore'' del [[Cadore]] e l'Arcidiacono ''pro tempore'' della [[Carnia]], l'arcipreteArciprete pro tempore del [[Duomo di Caorle]]<ref>{{Cita libro|autore=Paolo Francesco Gusso|autore2=Renata Candiago Gandolfo|titolo=Caorle Sacra|annooriginale=2012|editore=Marcianum Press|città=Venezia}}</ref>, l'arcipreteArciprete pro tempore della [[Basilica di Sant'Eufemia (Grado)|Basilica di Sant'Eufemia]] in [[Grado (Italia)|Grado]] ([[Gorizia]]), l'Arciprete ''pro tempore'' del Capitolo della [[Duomo di Lodi|Cattedrale di Lodi]], il parroco pro tempore della parrocchia S. Pietro Apostolo in [[Lodi Vecchio]] ([[Lodi]]), l'Arciprete della Parrocchia dei SS. Stefano e Martino in [[Riolo Terme]] (Imola), il Rettore ''pro tempore'' della Hofburgkapelle di [[Vienna]],
* nominati ''ad personam'', a seguito di speciale concessione della [[Santa Sede]].