Giardino Corsini: differenze tra le versioni
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Il '''Giardino Corsini al Prato''' fa parte del complesso del '''Palazzo Corsini al Prato''' (via il Prato, 58), da distinguere dal [[Palazzo Corsini (Firenze)|Palazzo Corsini sul Lungarno]], appartenuto alla ricca famiglia dei [[Corsini]] a [[Firenze]].
La zona del ''[[Il Prato|Prato]]'' è un grande slargo nella zona ovest del centro storico di Firenze, un tempo non lastricata in quanto destinata al mercato settimanale del bestiame. La zona era ed è tutt'ora incuneata fra l'area di influenza del convento [[francescani|francescano]] di [[chiesa di Santa Maria Novella|Santa Maria Novella]] e quello degli [[Umiliati]] di [[chiesa di Ognissanti (Firenze)|Ognissanti]] ed ospitava anche alcuni ospedali per lebbrosi che la rendevano piuttosto malsana.
Dalla metà del Cinquecento la zona subí una vera rinascita divenendo luogo di rappresentanza e passeggio, una riqualificazione suggellata dalle nozze fra il [[Granduca Ferdinando I]] e [[Cristina di Lorena]] nel [[1589]], che si svolsero proprio in questa area, magnificamente arredata da scenografie creata dai grandi artisti di corte come il [[Giambologna]], [[Bartolomeo Ammannati]] e [[Bernardo Buontalenti]].
Proprio a quegli anni, esattamente al [[1590]], risale la posa della prima pietra del palazzo su una zona rialzata del ''Prato'', progettato dal Buontalenti per Alessandro Acciaiuoli, un aristocratico con la passione della [[botanica]], che desiderava possedere un ''casino'', una di quelle costruzioni cioè allora di gran moda, che consistevano in una sorta di villa in città circondata da un ampio parco.
Per questo il palazzo si sviluppo essenzialmente al pian terreno, dove la famiglia viveva vicino al giardino, con i soffitti alti e le decorazioni che normalmente erano riservate ai piani nobili dei palazzi cittadini. Al progetto originale appartengono le ''[[finestre inginocchiate]]'', cioè con i mensoloni appoggiati su sostegni sporgenti, con timpani spezzati che ancora si vedono. Pochi anni dopo però, il fallimento del Banco dei Ricci, famiglia legata amichevolmente e finanziariamente agli Acciaioli, porta ad un effettivo blocco dei lavori.
[[Immagine:Palazzo Corsini al Prato.JPG|thumb|250px|La facciata con il balcone sul Prato]]
Nel [[1620]] la proprietà venne ceduta ai Corsini e l'atto di vendita parla di un ''casamento non finito'', di un ''semplicista'', cioè di un orto di piante medicinali come si coltivavano al [[Giardino dei Semplici]], e di una ''[[ragnaia]]'', cioe' un boschetto di lecci, dove erano installate anche le reti per la cattura dei volatili.
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Nel Settecento la famiglia raggiunge il suo apogeo con l'elezione al soglio pontificio del Cardinale Lorenzo Corsini come [[papa Clemente XII]], il cui nipote Neri fu un grande collezionista di antichità, come testimonia la collezione di lapidi e iscrizioni varie antiche (greche, latine ed etrusche) inserite sotto la loggia della facciata del palazzo in cornici decorative, analogamente a quanto fatto dai Riccardi nel [[palazzo Medici Riccardi]].
[[Image:Giardino corsini, viale.JPG|thumb|250px|left|Il viale con le statue]]
Nell'Ottocento, quella che era una residenza temporanea estiva (rispetto al [[Palazzo Corsini (Firenze)|Palazzo Corsini sul Lungarno]]) diventò residenza stabile del Marchese Neri Corsini di Laiatico, e subì importanti lavori di ingrandimento ad opera dell'architetto [[Ulisse Faldi]], con la creazione di due ali laterali in stile neorinascimentale. Successivamente [[Vincenzo Micheli]] realizzò un nuovo edificio affaciato sul Prato, sul sito dell'antico [[convento dei Santi Maria e Giuseppe sul Prato]], sul quale trovò spazio una balconata per poter assistere al [[Palio dei Berberi]], una gara ippica, versione fiorentina del [[Palio di Siena]], che si disputò fino al [[1870]] circa, da Via Ponte alle Mosse (che deve il suo nome proprio al fatto che la corsa prendesse ''le mosse'', cioè partisse da qua) fino a Porta alla Croce (l'attuale [[Piazza Beccaria]]).
Il giardino subì una nuova trasformazione su impulso della pittrice Antonietta Wald Stratten secondo la moda allora dominante del [[giardino all'inglese]] in stile romantico, con le ragnaie trasformate in boschetti di alberi a crescita rapida, percorsi da sentieri, e con l'apertura di un laghetto davanti alla limonaia, che però fu presto interrato per il ristagnare delle acque che portava insane colonie di [[zanzara|zanzare]]. Resta comunque la graziosa statua di bambino sulla tartaruga eseguita per il centro dello specchio d'acqua.
L'ultima sitemazione fu progettata da [[Olivia di Collobiano]] su incarico
Una volta all'anno,
[[Image:Stemma principi Corsini, da giardino corsini.JPG|thumb|200px|Lo stemma sulla cancellata del giardino]]
*Il giardino ospita circa 130 piante di [[agrumi]], grazie anche alle ben tre grandi limonaie nelle quali le piante svernano.
*Vagano liberamente le numerose [[tartaruga|tartarughe]] di una numerosa colonia secolare che qui ha trovato un ambiente perfetto per la sopravvivenza e che oggi conta più di cento esemplari.
*A ovest del giardino, circondato dallo stesso alto muro di recinzione e per questo invisibile al traffico cittadino che lo costeggia, si trova l'ultimo terreno a uso agricolo del centro di Firenze, dove si estende un prato con [[tiglio|tigli]] secolari
*Numerosi ed illustri sono stati gli ospiti del palazzo da [[Federico IV di Danimarca]] al Principe di Galles [[Carlo Edoardo Stuart]] alle regine [[Vittoria d'Inghilterra]] e [[Margherita di Savoia]].
==Altre immagini==
===Collegamenti esterni===▼
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Image:Casino corsini, lapidi antiche 01.JPG|Uno dei lapidari incassati nella parete esterna del palazzo
Image:Giardino corsini, statua 01.JPG|Statua settecentesca
Image:Giardino corsini, aiuole 01.JPG|Aiuole geometriche
Image:Giardino corsini, edifici agresti.JPG|Edifici agricoli, sullo sfondo la [[Chiesa Episcopale Americana (Firenze)]]
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==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Category:Giardino Corsini}}
*[http://www.artigianatoepalazzo.it/giardino.htm Artigianato a Palazzo, scheda sul giardino]
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