American Expeditionary Forces: differenze tra le versioni

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Nel luglio [[1918]] fu la volta delle truppe francesi ad essere aggregate agli americani come supporto per le loro manovre. Il 12 settembre 1918 iniziò la [[battaglia di Saint-Mihiel]] ove il generale Pershing comandò sei divisioni e più di 500 000 uomini tra americani e francesi. In seguito al successo di questa operazione il generale Pershing ebbe il comando di oltre un milione di americani nella dura e sanguinosa [[Battaglia della Mosa-Argonne|battaglia dell'Argonne]] che mise in evidenza le carenze tattiche e l'inesperienza del corpo di spezione statunitense<ref>B. H. Liddell Hart, ''La prima guerra mondiale'', pp. 486-487.</ref>. Dopo pesanti perdite negli attacchi frontali contro le posizioni tirncerate tedesche, le truppe americane ripresero l'avanzata dal 1 novembre 1918 e terminarono la guerra sulla linea del fiume Mosa<ref>B. H. Liddell Hart, ''La prima guerra mondiale'', pp. 590-593.</ref>. In queste due operazioni gli [[Triplice Intesa|Alleati]] strapparono ai tedeschi un territorio pari a duecento miglia quadrate.<ref name="memory.loc.gov"/>
 
I piloti statunitensi vennero avviati all'addestramento in [[Francia]], [[Regno Unito]] e [[Italia]], dove esistevano due centri di addestramento. Uno, presso il [[Lago di Bolsena]], era per i piloti dell'[[United States Navy|US Navy]], destinati agli [[idrovolante|idrovolanti]] che operavano in reparti misti sul [[Mare Adriatico]].
L'altro, a [[Foggia]], per i piloti dell'aviazione dell'esercito dell'American Expeditionary Force (AEF) Air Service. I ''foggiani'', come vennero soprannominati, destinati ai reparti di bombardamento venivano istruiti sui [[Caproni Ca.33]]. Circa 500 aspiranti piloti passarono dal Centro d'addestramento di Foggia.
Di questi la gran parte prestò servizio sul fronte francese all'interno dei reparti dell'AEF, mentre 75<ref name = "nota_numeri">In realtà sul numero di piloti statunitensi addestrati a Foggia esistono vari dati. Si parla genericamente di un contingente di 500 uomini, di cui almeno 406 diplomati. Dei 406 diplomati, circa 121 come piloti di bombardieri, di questi un numero compreso tra 65 e 75 rimase di stanza in [[Italia]].</ref> di loro aggregati ai reparti italiani sul fronte austriaco.
Il trimotore Caproni si guadagnò ben presto il favore dei piloti statunitensi per la sua manovrabilità e robustezza.
Tra i suoi estimatori anche il capitano [[Fiorello La Guardia]], il futuro sindaco di [[New York]], che teneva il comando del personale dell'AEF in Italia.
 
== Il dopoguerra ==