Vincenzo Arangio-Ruiz: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
→‎Biografia: Aggiunti Wikilink; spaziatura.
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 44:
}}
==Biografia==
Si laureò nel [[1904]] e nel [[1907]] ottenne il primo incarico universitario presso l'[[Università degli Studi di Camerino]], per passare poi all'[[Università degli studi di Perugia]], cui seguirono [[Università degli Sudi di Cagliari|Cagliari]], [[Università degli Studi di Messina|Messina]] e [[Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia|Modena]]. Nel [[1925]] è tra i firmatari del [[Manifesto degli intellettuali antifascisti]] di [[Benedetto Croce]].
Ordinario di [[diritto romano]] presso la facoltà di [[Giurisprudenza]] dell'[[università Federico II]] di [[Napoli]], ha ricoperto il ruolo di preside della facoltà dal [[1943]] al [[1945]]. Successivamente, insegnò all'[[Università degli Studi "La Sapienza" di Roma|università La Sapienza di Roma]]. Fra i suoi allievi, [[Mario Talamanca]] e [[Feliciano Serrao]].
 
Antifascista, liberale, ricoprì inoltre le cariche di [[Ministri di grazia e giustizia del Regno d'Italia|Ministro di grazia e giustizia]] nel [[Governo Badoglio II]] (primo governo di unità nazionale) e di [[Ministri della Pubblica Istruzione del Regno d'Italia|Ministro della Pubblica Istruzione]] nel [[Governo Bonomi III|III governo Bonomi]] e nel [[governo Parri]].
 
Grazie al suo ritrovamento su un mercatino egiziano di un papiro, contenente frammenti delle [[Istituzioni (Gaio)|''Institutiones'']] di [[Gaio]], fu colmata una delle parti andate perse durante il recupero della stessa opera da un codice palinsesto ritrovato nel [[1817]] in una biblioteca a [[Verona]]. Si trattava della parte relativa alla comproprietà (''Consortium ercto non cito'').
 
I suoi scritti più importanti di diritto romano (tuttora studiati nelle università italiane) sono: