Conquista francese dell'Algeria: differenze tra le versioni

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|Tipo=Battaglia
|Nome del conflitto = Conquista francese dell'Algeria
|Parte_di = delle [[Guerreguerre coloniali francesi]]
|Immagine = La prise de Constantine 1837 par Horace Vernet.jpg
|Didascalia = ''La presa di Costantina'' in un dipinto di [[Horace Vernet]]
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}}
 
La '''Conquistaconquista francese dell'Algeria''' ebbe luogo tra il 1830 ed il 1847. Nel 1827, sorse una discussione tra [[Hussein Dey]], reggente della [[Reggenzareggenza di Algeri]] in capo all'Impero ottomano, ed il locale console francese che sfociò ben presto in un blocco navale ai danni della Francia che ben presto invase e conquistò [[Algeri]] nel 1830, prendendo rapidamente il controllo delle restanti comunità costiere. I successi totalizzati spinsero la Francia ad intraprendere una vera e propria campagna militare contro l'Algeria che portò all'arrivo di nuovi uomini per schiacciare ogni tipo di resistenza interna al paese.
 
Le forze di resistenza algerine erano divise in due parti: l'una sotto il comando di [[Ahmed Bey]] a [[Costantina (Algeria)|Costantina]], ad est, e le forze nazionaliste in [[Cabilia]] a ovest. La sigla di trattati separati coi nazionalisti alla guida di [[Abd al-Qadir al-Jaza'iri|`Abd al-Qādir]] permise ai francesi dapprima di concentrarsi sull'eliminazione delle restanti minacce ottomane e poi alla presa definitiva di Costantina nel 1837. Al-Qādir a questo punto riprese una propria resistenza ad ovest con l'appoggio del Marocco dal 1842 sino a quando lo stesso sultanato locale, su pressione del diplomatica francese (dopo la sconfitta nella [[Guerra franco-marocchina|Prima guerra franco-marocchina]]) non venne estromesso anche dal Marocco, arrendendosi alle forze francesi nel 1847.
 
==Antefatto==
Il territorio oggi noto come [[Algeria]] negli anni trenta dell'Ottocento era solo parzialmente sotto il controllo dell'[[Impero ottomano]]. Un [[dey]] governava l'intera [[Reggenzareggenza di Algeri]], ma questi poteva esercitare un controllo diretto solo nella città di [[Algeri]] e nelle sue vicinanze, con altri baliaggi stabiliti in poche altre are influenti come [[Orano]] e [[Costantina (Algeria)|Costantina]]. Il resto del territorio (incluso gran parte dell'entroterra) era solo nominalmente sotto il controllo ottomano ma in realtà era controllato dai capi tribali berberi locali. Lo stesso dey era molto indipendente nelle proprie decisioni dal sultano ottomano, pur essendo supportato (o controllato, a seconda delle prospettive storiche) dai [[giannizzeri]] turchi d'istanza ad Algeri. Il territorio confinava ad ovest col [[Sultanatosultanato del Marocco]] e ad est dalla [[Reggenzareggenza di Tunisi]]. Il confine ad ovest era segnato nominalmente dal corso del fiume [[Tafna]] ma esso fu soggetto a continui cambiamenti a seconda delle tribù locali e della loro influenza nel controllo del territorio.
 
La Reggenza di Algeri, era inoltre una delle principali basi dei [[pirati barbareschi]] e degli [[schiavisti berberi]] che da secoli attaccavano le navi cristiane e gli insediamenti costieri del [[Mediterraneo]] e dell'[[Atlantico]] settentrionale. Come il resto della [[Costa berbera]], la reggenza di Algeri viveva del commercio degli schiavi e di beni catturati da Europa, America e [[Africa sub-sahariana]]. Le potenze europee bombardarono Algeri in differenti occasioni per rappresaglia e gli Stati Uniti provocarono le [[Guerre barbaresche]] per impedire l'attacco alle navi commerciali della tratta verso le Americhe.<ref>{{Cita news|nome=Robert |cognome=Carver|titolo=Not so easy alliances: Two Faiths, One Banner: when Muslims marched with Christians across Europe’s battlegrounds (book review) |url=http://www.thetablet.co.uk/review/442|editore=The Tablet |pp= 24 |data=25 aprile 2009 }}</ref>