Bruno di Querfurt: differenze tra le versioni

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|immagine= Bruno of Querfurt.jpg|rucht
|didascalia= Affresco dal chiostro di Święty Krzyż (Polonia)
|note= Monaco, missionarioarcivescovo ede arcivescovomartire
|nato= verso il [[974]]
|morto= [[14 febbraio]] o [[9 marzo]] [[1009]]
|venerato da= Chiesa cattolica, Chiese ortodosse,
|beatificazione=
|canonizzazione=
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}}
{{Bio
|Titolo = '''San'''
|Nome = Bruno di Querfurt
|Cognome =
|PostCognomeVirgola = detto anche ''san Brunone Bonifacio''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Querfurt
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|Attività2 = arcivescovo cattolico
|Nazionalità = tedesco
|PostNazionalità = , considerato [[santo]] dalla [[Chiesa cattolica]]
}}
 
== Biografia ==
Bruno di Querfurt, Bonifacio quando divenne [[Monachesimo|monaco]], proveniva da una dinastia di nobili di Querfurt, imparentata con la famiglia imperiale sassone. Era uno dei quattro figli di [[Bruno il Vecchio]], il primo signore riconosciuto della Rocca di Querfurt nello [[Hassegau]] e della di lui moglie Ida.<br />Fu educato nella famosa scuola del Duomo di [[Magdeburgo]] e a 20 anni di età era già cappellano di corte dell'[[Ottone III di Sassonia|imperatore Ottone III]]. Già dopo un anno egli rinunciava alla sua molto promettente posizione e, dopo aver accompagnato nel [[996]] l'imperatore nel suo viaggio di incoronazione a [[Roma]], divenne [[Congregazione dei Camaldolesi|monaco camaldolese]] nel convento[[Basilica dei santiSanti Bonifacio e [[Sant'Alessio|convento didei santi Roma|Alessio]] e [[San Bonifacio|Bonifacio]], proprio come il vescovo [[Adalberto di Praga]], suo predecessore nel martirio.<br />Dopo cinque anni di vita nel convento si unì a [[SanRomualdo di Camaldoli|Romualdo]], il grande combattente contro la rilassatezza che aveva preso piede in molti conventi. Non appena giunse in Italia la notizia della morte nel martirio di Adalberto (23 aprile [[997]]), Bruno decise di seguire il suo esempio, che tuttavia non poté mettere in pratica allo stesso modo.<br />Nel [[1004]] Bruno fu consacrato in [[Merseburg]] arcivescovo per le missioni in oriente, ma non trovò appoggi presso l'[[Enrico II il Santo|imperatore Enrico II]], che stava conducendo un'audace guerra contro il duca polacco Boleslao I. Egli si recò dal [[re di Ungheria]] [[Stefano I d'Ungheria|Stefano]], il santo ungherese, senza tuttavia trovare sostegno cosicché si recò a [[Kiev]] presso il granduca russo Vladimir I. Di là volle andare in missione presso i [[Peceneghi]], che vivevano fra il [[Don (fiume Russia)|Don]] inferiore ed il [[Danubio]] inferiore.<br />Durante il suo soggiorno di cinque settimane nella loro terra, gli riuscì di convertire una gran parte della popolazione, ma dopo la sua partenza essi rinnegarono nuovamente la fede. Tuttavia egli era riuscito almeno a riportare la pace fra loro ed il granduca.
 
Nel [[1008]] egli cambiò il suo obiettivo principale e si recò dal re dei polacchi Boleslao. Poiché nel frattempo una nuova guerra era scoppiata fra l'imperatore Enrico e il duca Boleslao, egli inviò un suo compagno in [[Svezia]], ove il re [[Olof III di Svezia|Olaf Skötkonung]] si lasciò battezzare insieme a una gran parte del suo popolo. Quindi egli fece ancora un ultimo tentativo di riconciliare Enrico con Boleslao, indirizzando una lettera all'imperatore, ma anche questo tentativo fu inutile ed egli infine si incamminò verso la terra dei [[prussiani|Pruzzi]]<ref>È questo l'antico nome dei prussiani, che allora risiedevano nell'area del [[Mar Baltico|Baltico]] orientale. </ref>.
 
Circa il suo destino presso queste popolazioni e circa la sua fine si sa solo che egli con i suoi compagni si era inoltrato fino al confine della [[Lituania]] ove, il [[14 febbraio]] od il 9 marzo del [[1009]] fu ucciso dai Pruzzi o dai Lituani. La sua missione non ebbe quindi successo. Ciò che invece riuscì con la spada ai [[Ordine Teutonico|Cavalieri teutonici]], ma solo nel [[XIII secolo]].
[[File:Baltų gentys 12-as amžius.svg|thumb|[[prussiani|Pruzzi]] ed altre stirpi baltiche nel XII secolo]]
 
Egli ha lasciato, fra gli altri scritti, una delle tre biografie di allora su [[Adalberto di Praga|sant'Adalberto di Praga]], composta nel [[1004]], mentre attendeva in Ungheria, e la ''Vita dei Cinque Fratelli'', che narra il martirio in Polonia, avvenuto nel [[1003]], di cinque padri [[Congregazione dei Camaldolesi|camaldolesi]], tra cui spicca la figura di [[Benedetto da Benevento|san Benedetto da Benevento]].

==Culto==
Viene commemorato ora il [[9 marzo]].
 
== Note ==
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[[Categoria:Santi tedeschi dell'XI secolo]]
[[Categoria:Santi camaldolesi]]
[[Categoria:Martiri cristiani]]