Henry Petty-Fitzmaurice, V marchese di Lansdowne: differenze tra le versioni

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|carica = Ministro degli esteriEsteri del Regno Unito
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Ministro della Guerra (dal [[1895]] al [[1900]]) e ministro degli Esteri (dal [[1900]] al [[1905]]) della [[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda|Gran Bretagna]]. Fu esponente del [[Partito Liberale (Regno Unito)|Partito Liberale]] ma si impegnò affinché l'[[Irlanda]] rimanesse nel [[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda|Regno Unito]]. Promosse la fine dell'isolamento politico della Gran Bretagna consentendo l'[[Alleanza anglo-giapponese|alleanza con il Giappone]] ([[1902]]) e l'''[[Entente cordiale]]'' con la [[Terza Repubblica francese|Francia]] ([[1904]]).
 
== Prima del ''Foreign Office'' ==
Di famiglia originaria dell'[[Irlanda]] e di madre francese,<ref>Bülow, ''Memorie'', Milano 1931, Vol I, p. 331.</ref> Lansdowne fu esponente del [[Liberal-Democratici (Regno Unito)|Partito Liberale]] e ricoprì cariche di governo con [[William Ewart Gladstone]] fra il [[1868]] e il [[1874]]. In questi anni fu Lord al Tesoro (''Junior Lord of Treasury'') e Sottosegrtariosottosegrtario di Stato alla Guerra, dando poi le dimissioni per divergenze sulla questione irlandese. Possidente terriero in Irlanda fu unionista. Si impegnò, cioè, a conservare l'Irlanda nel [[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda|Regno Unito]].<br />Fu governatore generale del [[Canada]] dal [[1883]] al [[1888]] e [[viceré]] dell'[[Raj Britannico|India]] dal [[1888]] al [[1893]].<br />Lasciò il Partito Liberale quando, nel [[1886]], Gladstone presentò la legge per l'autogoverno dell'Irlanda (''Irish Home Rule bills''), divenendo uno dei leader del nuovo gruppo liberale unionista.
 
Lansdowne fu ministro della Guerra nel governo di coalizione [[Partito Conservatore (Regno Unito)|conservatore]] e liberale-unionista di [[Robert Gascoyne-Cecil, III marchese di Salisbury|Robert Salisbury]] dal [[1895]] fino al [[1900]], anno in cui divenne ministro degli Esteri (''[[Foreign Office]]''). Il passaggio avvenne nel pieno della [[seconda guerra boera]], dopo che Lansdowne era divenuto il capro espiatorio delle manchevolezze del ministero della Guerra.<ref>Feuchtwanger, ''Democrazia e impero'', Bologna, 1989, p. 292.</ref> Come ministro degli Esteri Lansdowne sostituì lo stesso Salisbury che occupava quella carica assieme a quella di Primo ministro.
 
== La politica estera (1900-1905) ==
Le [[Guerreguerre boere]] determinarono forti diffidenze nei confronti della Gran Bretagna che, di fronte ai patti della [[Triplice alleanza (1882)]] e dell'[[Alleanza franco-russa|Alleanza franco-russa (1893)]], decise di abbandonare il suo “splendido isolamento”.
 
=== I rapporti con la Germania ===
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[[File:COUNT HATZFELDT.jpg|thumb|left|upright|L'ambasciatore tedesco [[Paul von Hatzfeldt|Hatzfeldt]], con cui Lansdowne iniziò le trattative per un'alleanza con la Germania.]]
 
Ancora prima di passare agli Esteri, Lansdowne, si era impegnato in trattative con l'ambasciatore tedesco a Londra, [[Paul von Hatzfeldt|Paul von Hatzfeld zu Trachenberg]], in vista diper un'eventuale alleanza fra la Gran Bretagna e la [[Impero tedesco|Germania]].<br />I colloqui, protrattisi dall'autunno del [[1899]] fino all'estate del [[1901]], furono, però, sempre definiti da parte inglese come confidenziali e puramente personali.<ref>Bülow, ''Memorie'', Milano 1931, Vol I, p. 343.</ref>
 
Il 18 marzo [[1900]], Lansdowne chiedeva ad un collaboratore di Hatzfeld, Hermann von Eckardstein, «se fosse possibile concretare una convenzione difensiva, a lunga scadenza, fra [[Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda|Inghilterra]] e Germania». Berlino rispose che avrebbe dovuto coinvolgere nella decisione le altre due potenze della [[Triplice Alleanza (1882Austria-Ungheria e Italia)|Triplice Alleanza]]. Lansdowne, invece, ci teneva, a scendere subito nei dettagli, tanto che il Segretariosegretario permanente al ''[[Foreign Office]]'', Thomas Sanderson (1841–1923), fu incaricato di preparare un progetto di trattato. I colloqui continuarono nonostante lo scetticismo del Primo Ministroministro [[Robert Gascoyne-Cecil|Salisbury]] e del Cancelliere tedesco [[Bernhard von Bülow|Bülow]].<ref>Albertini, ''Le origini della guerra del 1914'', Milano, 1942, Vol. I, pp.121, 122.</ref> Scetticismo che non pregiudicò la carriera di Lansdowne, che il 12 novembre [[1900]] passò alla direzione del ''Foreign Office''.
 
Nel [[1901]], di fronte alle intenzioni russe sulla [[Manciuria]], che procurarono allarme a Londra, Eckardstein, fece osservare a Lansdowne che un'alleanza difensiva anglo-tedesca sarebbe riuscita a localizzare un eventuale conflitto [[Guerra russo-giapponese|russo-giapponese]] (che in effetti scoppiò qualche anno dopo).<ref>La localizzazione sarebbe scaturita dal peso diplomatico della Germania confinante con la [[Impero russo|Russia]], in caso di allargamento del conflitto verso i confini dei possedimenti inglesi in [[Asia]].</ref><br />Ma la tensione fra Gran Bretagna e Germania, determinata dalla [[seconda guerra boera]] (i tedeschi simpatizzavano apertamente per i boeri) portò ad un ulteriore raffreddamento dei colloqui, fin quando, poco prima di Natale, morto Hatzfeld, Lansdowne comunicò che il governo di Sua Maestà non riteneva il momento favorevole per accettare la proposta tedesca.<ref>Balfour, ''Guglielmo II e i suoi tempi'', Milano, 1968, pp. 304, 305. Bülow, ''Memorie'', Milano 1931, Vol I, p. 344.</ref>
 
=== Il Trattato Hay-Pauncefote ===
Sul finire del periodo delle trattative con la Germania, Lansdowne riuscì a concludere un trattato che consentiva agli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] di procedere nella costruzione del [[Canale di Panama]]. L'accordo, che prese il nome dall'ambasciatore inglese e dal ministro statunitense che lo firmarono, fu concluso a [[Washington]] il 18 novembre [[1901]] e fu fermamente voluto da Lansdowne nella speranza che gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] diventassero una potenza amica.<br />Negli anni seguenti, la Gran Bretagna cercò di garantirsi sempre più l'appoggio americano in [[Estremo Oriente]] e nel [[1905]] il presidente [[Theodore Roosevelt]] parlò di identità di interessi tra i due Paesi in quella zona del mondo.<ref>Feuchtwanger, ''Democrazia e impero'', Bologna, 1989, p. 312.</ref>
 
=== L'alleanza con il Giappone ===
[[File:Henry Lansdowne foto.jpg|thumb|upright|Lord Lansdowne]]
 
Deciso a far uscire la Gran Bretagna dall'isolamento, dopo il fallimento delle trattative con la Germania, Lansdowne dapprima si volse verso il [[Giappone]], poi verso la [[Terza Repubblica francese|Francia]].<br />Il 31 luglio [[1901]] il ministro inglese comunicò all'ambasciatore giapponese Tadasu Hayashi (1850–1913) che il governo di Tokyo lo avrebbe trovato pronto a trattare in merito alla possibilità di un'intesa fra i due Paesi. Dopo qualche esitazione da parte giapponese, il 30 gennaio [[1902]], vennero apposte le firme al trattato che stabiliva la neutralità in caso di attacco esterno ad una delle nazioni contraenti, e il soccorso reciproco in caso di attacco da parte di più potenze ad una delle due nazioni contraenti.<ref>Albertini, ''Le origini della guerra del 1914'', Milano, 1942, Vol. I, pp.153, 154. Le due date a cui fa riferimento la citazione sono erroneamente riportate da Albertini come 1902 e 1903.</ref>
 
L'alleanza, che definiva anche le sfere d'interesse delle due nazioni in [[Estremo Oriente]] (la [[Corea]] per il [[Giappone]] e la [[Cina]] per la Gran Bretagna) fu rinnovata e rafforzata da Lansdowne il 12 agosto [[1905]] a [[Londra]] (sul finire della [[Guerraguerra russo-giapponese]]). Questo secondo trattato fu ancora più vincolante, obbligando le due potenze a portarsi in aiuto “in qualità di belligerante” in caso una delle due fosse attaccata anche da una sola potenza nemica.
 
=== I rapporti con la Russia ===
L'alleanza con il [[Giappone]] contribuì a tutelare i possedimenti coloniali inglesi in [[Asia]]. Nel timore di un risentimento russo, Lansdowne scrisse all'ambasciatore francese a Londra [[Paul Cambon]]:<ref>La Francia era alleata della Russia ([[Alleanza franco-russa]]).</ref><br />«Siamo estremamente desiderosi che il governo russo non veda nella nuova alleanza un segno di ostilità a suo riguardo [...] Il nostro accordo con il [[Giappone]] non esclude affatto, secondo me, l'idea di un'intesa amichevole con la [[Impero russo|Russia]] nelle regioni in cui gli interessi delle due potenze si trovano in contatto».<ref>Paléologue, ''Una svolta decisiva della politica mondiale'', Milano 1934, p. 369.</ref><br />Furono le premesse per l'[[Accordoaccordo anglo-russo per l'Asia|Accordo anglo-russo]] che il successore di Lansdowne, [[Edward Grey]], concluse nel [[1907]].
 
=== L'''Entente cordiale'' ===