Domenico Cimarosa: differenze tra le versioni

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ortografia
inesattezze critiche, dato il gran numero di registrazioni anche con strumenti storici. Autoreferenzialità della citazione
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Il celebre [[concerto]] per [[oboe]] e orchestra non è opera originale di Cimarosa ma è frutto dell'arrangiamento del compositore australiano [[Arthur Benjamin]] di quattro sue sonate per clavicembalo o fortepiano, realizzato per l'oboista [[Evelyn Rothwell]], moglie del direttore d'orchestra sir [[John Barbirolli]].
 
Le sue sonate per fortepiano, attualmente note come sonate a un solo movimento, in realtà erano state pensate come sonate a due o tre movimenti. Queste sonate, delle quali solo 32 giungono sino a noi, sono cariche d'inventiva e di forte ispirazione barocca, a differenza del genuino stile classico delle sue opere liriche. In questi brani Cimarosa ricevette una considerevole influenza da [[Antonio Sacchini]] e indirettamente dall'insegnante di quest'ultimo, [[Francesco Durante]]. Gran parte di queste sonate furono scritte usando una forma musicale barocca (AABB), ciononostante alcune di queste presentano elementi melodici tipici delle sonate del tardo classicismo e la [[forma musicale]] tripartita (ABA). Si devono attendere gli anni settanta del [[XX secolo]] per giungere ad un esaustivo approfondimento delle sonate di Cimarosa, voluto da [[Vincenzo Vitale]], autorevole didatta della scuola pianistica napoletana del novecento, che personalmente rivisita 31 sonate in una edizione critica ad oggi considerata la più attendibile e fedele allo stile del compositore. Oggi le sonate di Cimarosa risultano alquanto sconosciute nel mondo, al contrario del repertorio operistico, seppure alcune università statunitensi cominciano a coglierne il valore estetico e didattico grazie a [[Stefano Miceli]], cultore delle sonate di Cimarosa.
 
=== Opere ===