Violante Beatrice di Baviera: differenze tra le versioni

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=== L'arrivo in città ===
[[File:Monogrammista L., med. di violante beatrice di baviera, arg.JPG|left|thumb|Medaglia commemorativa di Violante di Baviera]]
Violante da subito dimostra il suo pragmatismo e la sua sobrietà: prima ancora di fare il suo ingresso a [[Siena]], fa sapere, tramite una lettera inviata alla [[Balìa]] l'8 aprile, di non gradire al suo arrivo nella città un'accoglienza carnevalesca e sfarzosa da parte del popolo, bensì che “fussero“fossero osservate tutte le buone costituzioni per la prammatica del vestire”.
 
La solennità e l'importanza dell'evento portarono però i senesi a non voler rischiare brutte figure: lunedì 12 aprile [[1717]] ad accogliere la principessa, nonostante le sue richieste, vi furono uno stuolo di dame alla guida di un corteo composto daida tutti i membri della [[Balìa]] e delldall'aristocrazia senese al gran completo. Violante venne portatascortata su diuna unasfarzosa carrozza trainata da seidodici cavalli, in mezzo a fiaccoledue e fuochiali di benvenutopopolo festante, fino a [[Porta di Camollia]], attesa dalle [[Contrade di Siena|Contrade]] con le loro bandiere (in segno di coinvolgimento di tutta la città), fuochi d'artificio, madrigali e carri allegorici (la [[Contrada del Leocorno]], impossibilitata a partecipare per mancanza di fondi, viene addirittura squalificata per dieci anni dalle corse del [[Palio di Siena|Palio]] come segno di punizione). Da [[fonte Gaia]] venne fatto sgorgare vino al posto dell'acqua, la [[Torre del Mangia]] rintoccò ed un'orchestra venne fatta suonare per l'occasione. Dopo aver reso simbolicamente omaggio alle istituzioni passando davanti al [[Palazzo Comunale di Siena|Palazzo Comunale]], il corteo si mosse in direzione del [[Duomo di Siena|Duomo]], dove erano in attesa l'[[Arcivescovo di Siena|Arcivescovo]] ed il [[Museo dell'Opera del Duomo (Siena)|Rettore dell'Opera del Duomo]]. Qui viene recitato il ''[[Te Deum]]'' e, subito dopo, Violante si raccolse silenziosamente in preghiera davanti alla [[Madonna del Voto]], immagine venerata da tutto il popolo sin dal [[1267]] in onore della [[Battaglia di Montaperti]] ([[1260]]) e rimasta poi punto di riferimento della città in tutte le emergenze storiche, come le aggressioni subite in occasione della [[Battaglia di Camollia]] e della [[Guerra di Siena]] o per scongiurare l'arrivo della [[peste del 1630]]<ref name=":2">{{Cita libro|autore = Ranuccio Bianchi Bandinelli|titolo = Siena e la Principessa Violante nel tramonto dei Medici|anno = 1973|editore = Elefante|città = Roma|edizione = Ristampa de Veridico Ragguaglio}}</ref>.
 
Così facendo la nuova governatrice volle manifestare pubblicamente la propria adesione ai canoni della religiosità civica, in modo da mostrare le sue buone intenzioni alla cittadinanza intera. Gli impegni e i saluti istituzionali proseguirono nei giorni successivi, durante i quali Violante concedette udienza a tutti i rappresentanti locali (politici, aristocratici, religiosi, intellettuali).<ref name=":0" /> Inoltre per l'occasione viene organizzato un [[Palio_di_Siena#Il_Palio_straordinario|Palio straordinario]] con l'allora consueta sfilata dei carri allegorici.<ref name=":2" />