Falanto: differenze tra le versioni

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Figlio di Arato, secondo la leggenda la sua figura è fortemente legata alla città di [[Taranto]] in quanto Falanto sarebbe il fondatore effettivo dell'antica colonia greca.
 
Il mito di fondazione di [[Taranto]] ad opera di Falanto è rappresentato nel Borgo Antico di Taranto su un pannello ceramico realizzato dall'artista Silvana Galeone su idea e progettazione del Centro Culturale Filonide nel 2005
 
== Il mito ==
Racconta [[Strabone]], nella sua ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'', che negli ultimi decenni dell'[[VIII secolo a.C.]], durante le lunghissime [[guerre messeniche]], in cui [[Sparta]] era impegnata contro la vicina [[Messenia]], le donne spartane misero in guardia i propri uomini dal pericolo conseguente al fatto che essi, per mantenere il giuramento legato a quella guerra, erano lontani dalle mogli e dalla loro città: Sparta rischiava di non avere più una giovane generazione di guerrieri e loro avrebbero agito di conseguenza. Preoccupati, gli [[Spartiati]] acconsentirono che i [[Perieci]] (cittadini che non godevano di tutti i diritti politici propri degli Spartiati), fossero autorizzati a unirsi alle donne e a procreare ([[Figlio illegittimo|figli illegittimi]], detti poi 'Parthenii', e destinati, di conseguenza, a vivere [[Emarginazione|emarginati]] e in condizione [[subalternità|subalterna]])<ref>[[Aristotele]], ''[[Politica (Aristotele)|Politica]]''.</ref>.
 
Venne il momento in cui questi Parteni, guidati da Falanto, organizzarono una sommossa insieme agli schiavi, per ottenere dall'aristocrazia i diritti loro negati: la sommossa fallì e i rivoltosi, non potendo essere condannati a morte al pari degli schiavi, furono obbligati a lasciare la città alla ricerca di nuove terre.
Prima di partire, Falanto consultò l'[[Oracolo di Delfi]] alla ricerca di un responso circa il proprio futuro; l'[[oracolo di Apollo]], tramite la [[Pizia]], così sentenziò:<br />
:"Popolate la grassa [[Japigia|terra degli Iapigi]] e siate la loro rovina."<br />
Falanto chiese anche un segno dal cielo dal quale capire quando sarebbe venuto il momento opportuno e l'oracolo sentenziò:<br />
:"Quando vedrai piovere dal ciel sereno, conquisterai [[chora|territorio]] e [[polis|città]]."
 
Raggiunte le [[Japigia|terre]] degli [[Iapigi]], i Parteni non riuscirono ad avere la meglio sugli indigeni, ma si limitarono a prendere possesso del promontorio di [[Saturo]]. Le ambizioni, però, erano maggiori e Falanto, disperato, si buttò tra le braccia della moglie, che, stanca e scoraggiata, cominciò a piangere e a bagnarlo con le sue lacrime. Falanto, ricordandosi dell'oracolo ritenne giunto il momento di fondare la città e guidando i suoi verso l'entroterra fondò Taranto, richiamandosi a [[Taras (mitologia)|Taras]] l'eroe greco-iapigio del luogo: il nome della moglie [[Etra (moglie di Falanto)|Etra]] ha, appunto, il significato di "cielo sereno".
 
Mentre gli indigeni riparavano a [[Brindisi]], Falanto poté così finalmente costituire in [[Italia]] una colonia lacedemone, retta dalle leggi di [[Licurgo]]<ref name="Giustino">[[Giustino (storico)|Giustino]]</ref>.
In seguito a contrasti con i concittadini (''per seditionem''), Falanto venne scacciato con ingratitudine da Taranto e si rifugiò a [[Brindisi]], proprio presso gli Iapigi che aveva sconfitto. Lì morì e ricevette dai suoi ex nemici un'onorata sepoltura<ref>[[Giustino (storico)|Giustino]], III, 4, 17-18. Questa parte del mito si spiega con l'influenza [[Atene|ateniese]] sui [[Messapia|territori messapici]], l'alleanza in funzione antitarantina e gli scontri per la supremazia nella [[Sitiride]].</ref>.
 
Sul letto di morte, tuttavia, Falanto volle far del bene ai suoi ingrati concittadini: convinse i brindisini a spargere le sue ceneri nell'[[agorà]] di Taranto, perché così facendo si sarebbero assicurati la conquista della città. In realtà, l'oracolo aveva predetto a Falanto che Taranto sarebbe rimasta inviolata se le sue ceneri fossero rimaste entro le mura. Così Falanto, ingannando i brindisini fece un favore ai tarantini, che da allora gli resero l'omaggio dovuto ad un ecista<ref>[[Giustino (storico)|name="Giustino]]<"/ref>.
 
== Note ==
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{{interprogetto|commons=Phalanthos}}
 
{{Portale|antica Grecia|mitologia greca|Taranto}}
 
[[Categoria:Persone legate a Taranto]]
[[Categoria:Personaggi della mitologia greca]]
[[Categoria:Ecisti]]