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== Studi sul concetto di autorità ==
Le prime riflessioni sul concetto di autorità possono essere fatte risalire al filosofo greco [[Platone]] ([[427 a.C.]]-[[347 a.C.]]) ed agli antichi Romani che distinsero tra '' '''[[auctoritas]]'' ''', '' '''[[potestas]]'' ''' ed '' '''[[imperium]]'' ''', ma è stato con la nascita degli [[nazione|stati nazionali]] che l'indagine si separa da implicazioni di tipo [[divinità|divino]], grazie a ''[[Il Principe]]'' ([[1513]]) di [[Niccolò Machiavelli]] e al ''[[Leviatano (Hobbes)|Leviatano]]'' ([[1651]]) di [[Thomas Hobbes|Hobbes]], opere in cui per la prima volta viene affermata una nozione moderna e laica di autorità.
 
Successivamente fu l'[[empirismo|empirista]] [[John Locke|Locke]], nei ''Due trattati sul governo'' ([[1690]]) a continuare la riflessione in proposito, giungendo a concludere che il fondamento dell'autorità debba essere cercato nella [[libertà]] e nell'[[uguaglianza sociale|uguaglianza]] di tutti gli [[individuo|individui]]. Contro ogni forma di [[assolutismo politico|assolutismo]] fu anche [[Jean-Jacques Rousseau]] che, nella sua opera ''[[Contratto sociale (saggio)|Contratto sociale]]'', ([[1762]]), teorizzava un concetto di autorità come emanazione della volontà popolare.