Arte accademica: differenze tra le versioni

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Superata questa fase, l'allievo poteva iniziare lo «studio della natura», disegnando il modello vivente secondo i passaggi che andavano dal semplice schizzo - l<nowiki>'</nowiki>''esquisse'' - lo scheletro della composizione - alla maggiore definizione dell'abbozzo - l<nowiki>'</nowiki>''ébauche'' - nella quale si ripartivano le ombre dalle mezze tinte e dalla luce, fino alla cura del dettaglio - la ''mise en place'' - e al disegno finito. Ma il modello vivente andava comunque «corretto», eliminando le «imperfezioni della natura», correggendole secondo un modello ideale di nobiltà e di decoro.
[[File:Couture Studio di testa di ragazza.jpg|thumb|left|upright=0.6|<center>[[Thomas Couture]]<div align="center">''Studio di testa''</centerdiv>]]
Intanto l'allievo proseguiva per suo conto lo studio della composizione con la pratica del ''croquis'', il rapido schizzo di momenti di vita quotidiana per sollecitare l'immaginazione personale, che veniva tradotta su propri quaderni, i ''carnets de poche''.