Elezioni politiche in Italia del 1929: differenze tra le versioni

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== Aspetti generali ==
Il [[Suffragiosuffragio universale]] maschile vigente dal [[1912]] (e, quindi, il diritto al voto) veniva ristretto ai soli cittadini maschi iscritti a un sindacato o a una un'associazione di categoria, o in servizio permanente nei corpi armati dello Stato, oltre ai religiosi. Anche per questo motivo, gli gl'iscritti alle liste per le elezioni del 1929 erano poco meno di 9,5 milioni: erano stati 12,1 milioni nel [[Elezioni politiche italiane del 1924|1924]] e 11,5 milioni nel [[Elezioni politiche italiane del 1921|1921]].
 
La votazione si svolse in [[Plebiscito|forma plebiscitaria]]. Gli elettori potevano votare SÌ o NO per approvare la lista dei deputati designati dal [[Gran Consiglio del Fascismo]]. L'elettore veniva fornito di due schede di uguali dimensioni, bianche all'esterno, recanti all'interno la formula: "Approvate voi la lista dei deputati designati dal Gran Consiglio Nazionale del Fascismo?"; nella scheda con il SI l'interno era anche corredato da due bande tricolore, in quella con il NO la scheda si presentava bianca.