Giacomo Leopardi: differenze tra le versioni

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Questa la descrizione della sceneggiatura dello spot per la promozione della stagione turistica 2010:
{{Citazione|Un uomo legge una delle poesie più note della letteratura italiano, [[L'infinito|l’Infinito]] di Giacomo Leopardi, la cui emozionalità è strettamente legata alle visioni, alle luci, ai colori della terra marchigiana. L’uomo legge la poesia camminando, cerca di capire e pronunciare bene la lingua non stando fermo, dietro una scrivania, ma immergendosi nella terra che ha visto nascere questo capolavoro; legge, riprova, si arrabbia, vuole assolutamente penetrare la lingua, il sentimento di questa poesia, l’anima di questa terra e riprova e riprova. Nel sottofondo le note sublimi del [[Tancredi (opera)|Tancredi]] di [[Gioachino Rossini|Rossini]], che accompagnano il silenzio di questa meditazione nuova che l’uomo cerca per sé: l’uomo cerca emozioni, vuole fare un’esperienza nuova, e leggere l’Infinito nelle Marche che l’hanno generato è un’esperienza nuova, formidabile, ma difficile e faticosa. Ma ne vale la pena. Provare e alla fine sorridere, la poesia è mia, le Marche sono la mia meta faticosamente conosciuta, capita e raggiunta.|dal comunicato stampa della Regione Marche<ref>www.turismo.marche.it/Portals/1/Leopardi/Leopardi%20nel%20mondo.pdf</ref>}}
Nello spot<ref name= Hoffman/><ref>Il [[backstage]] dello spot promozionale della Regione Marche con [[Dustin Hoffman]] ed il regista [[Giampiero Solari]]: https://www.youtube.com/watch?v=zi-UJTIBatM</ref> Hoffman tenta di recitare i versi dell'Infinito in un italiano "condito" dal suo marcato accento californiano. Un accento tanto forte e straniante da suscitare numerose critiche all'operato della Regione. Tra queste, quella di [[Mina]]<ref>La stroncatura di Mina allo spot della Regione Marche: https://www.youtube.com/watch?v=cQVEevM76uo</ref>, che nella sua rubrica sulle pagine de "''[[La Stampa]]''" del 3 gennaio [[2010]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilcittadinodirecanati.it/notizie/6041-anche-mina-sulla-sua-rubrica-su-la-stampa-affonda-lo-spot-con-linfinito|titolo=Anche Minahttps://www.youtube.com/watch?v=cQVEevM76uoMina nella sua rubrica su "''La Stampa''" affonda lo spot con l'Infinito»'L'infinito''|autore= riportato in: ''"Il cittadino di Recanati''"|data= 3 gennaio 2010|accesso=6 settembre 2017}}</ref>, ebbe a scrivere:
{{Citazione|Leopardi bisogna meritarselo. Sarebbe andato benissimo anche [[Oliver Hardy]]. Al quale, paradossalmente, in questa demoralizzante «performance», mi sembra che assomigli. Non so come l'avrebbe fatta Ollio. Non peggio, credo.... Sentire la nostra potente, meravigliosa lingua strapazzata dal pur bravo divo americano mi ha rigettato giù nella nostra condizione di sempiterna colonia ... il mondo della pubblicità è un mondo di matti. A volte geniale, ma più spesso volgare e irrispettoso. Dustin Hoffman, from Los Angeles, sarà pure un nome che tira, ma non li avevamo noi degli attori al suo livello? E che parlano l’italiano? E che conoscono la musica dell’andamento di un’esposizione poetica?|Mina Mazzini}}
Al contrario, l'operazione promozionale fu elogiata da Giorgio De Rienzo, linguista e critico letterario, da Francesco Sabatini e Francesco Erspamer, rispettivamente presidente onorario e presidente emerito dell’[[Accademia della Crusca]]; quest'ultimo commentò lo spot con queste parole: «Sprovincializza la lingua italiana»<ref>{{cita web|url=http://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/spettacoli/2010/01/04/276785-leopardi_bisogna_meritarselo.shtml|titolo= "Leopardi bisogna meritarselo" Mina critica lo spot della Regione|autore= "''Il Resto del Carlino''" Ancona|data= 4 gennaio 2010|accesso=6 settembre 2017}}</ref>.