Francesco Mauro: differenze tra le versioni

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degrassetto termini, rimuovo ingegnere dalla voce risulta enciclopedico per essere stato un dirigente sportivo e politico, non c'è niente riguardo l'attività di ingegnere
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|AnnoMorte = 1952
|Epoca = 1900
|Attività = ingegneredirigente sportivo
|Attività2 = dirigente sportivopolitico
|Attività3 = politico
|Nazionalità = italiano
}}
 
==Biografia==
Fratello maggiore dell'arbitro [[Giovanni Mauro (arbitro)|avvocato Giovanni Mauro]], fu uno dei massimi dirigenti federali [[FIGC|F.I.G.C.]] degli anni a cavallo del primo conflitto mondiale.
 
Fu Presidente del Comitato Regionale Laziale della F.I.G.C. nella stagione 1914-1915. Nella stessa stagione aveva ricoperto la carica di Vicepresidente della Federazione.
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Non arruolato perché al di fuori dei limiti di età stabiliti dal Ministero della Difesa (all'inizio della guerra furono arruolate le classi dal 1885 al 1895 più i volontari anche di classi precedenti), rimase alla guida della F.I.G.C. durante tutto il periodo del Commissariamento iniziato all'inizio della stagione 1916-1917.
 
All'inizio della stagione 1917-1918 mise in palio un trofeo patrocinando in [[Lombardia]] la '''Coppa Mauro''' riservata alle squadre di 1.a Categoria, torneo culminato con la mancata assegnazione del premio al [[Milan]] a seguito delle roventi accuse mosse a lui ed ai collaboratori del Commissario Lombardo Mario Trinchieri, arbitro e segretario-dirigente dell'[[Associazione Italiana Arbitri|A.I.A.]], e del suo collaboratore [[Gian Guido Piazza]],ex [[Legnano Calcio|Legnano]] ed a quel momento dirigente del [[Milan]], in occasione del pasticcio causato dall'annullamento della partita [[Legnano Calcio|Legnano]]-Internazionale (1-0) per (coatta) ammissione dell'irregolare rete segnata su fuorigioco dall'arbitro Rigoletto Trezzi di [[Milano]].
 
Il pasticcio causò le paventate dimissioni di diverse società lombarde ([[Legnano Calcio|Legnano]], [[Football Club Enotria 1908|Enotria]] e [[FBC Saronno 1910|Saronno]]) che misero a disposizione all'[[ULIC|U.L.I.C.]] i propri giocatori e campi sportivi, malgrado il divieto fatto dall'Ingegnere, pena la radiazione dai ruoli federali.
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Oltre a essere stato presidente del'Inter,<ref name=sabatini2/> ricoprì la stessa carica nel [[CONI|C.O.N.I.]] dal 1921 al 1923 e, nello stesso periodo, fu Commissario della [[FIGC|F.I.G.C.]].
 
Nel 1948 in occasione del 50º anniversario della [[FIGC|F.I.G.C.]] fu insignito del titolo di '''"pioniere del calcio italiano'''".<ref>Bollettino ufficiale della [[FIGC]], comunicato ufficiale n. 45 del 18 febbraio 1949. Con comunicato n. 46, al Palazzo Tursi di Genova il 27 febbraio 1949 furono consegnati i distintivi d'onore alle persone che avevano dato un contributo rilevante allo sviluppo del gioco del calcio in Italia nel periodo 1898-1914 (comprese le persone già decedute): 7 presidenti; 12 del Piemonte; 15 della Lombardia; 5 del Veneto; 6 della Liguria; 2 dell'Emilia, 4 della Toscana; 5 del Lazio; 2 della Campania; 2 delle Puglie; 1 della Sicilia.</ref>
 
== Note ==