Atella (comune): differenze tra le versioni
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=== Sant'Ilario ===
Sant'Ilario è un piccolo borgo del comune di Atella situato a 870 m. sul livello del mare, su un contrafforte dell'appennino che da [[monte Caruso]] ( 1236 m, ) declina verso la [[Valle di vitalba|valle di Vitalba]] ( 450 m.) Aggrappato sul lato est del contrafforte,a ridosso dell'antico Tratturo Regio ,Potenza-Venosa, apre le sue finestre verso levante dove, imperterrito, troneggia l'autorevole mole del [[castello di Lagopesole]]. Il borgo di Sant'Ilario prende il nome dall'
Nel 1861, con decreto di [[Francesco II delle Due Sicilie|Francesco II di Borbone]], i coloni aviglianesi che abitavano il borgo, e che non avevano mai perso i contatti con la terra madre di [[Avigliano]], furono costretti a passare anagraficamente sotto il comune di Atella, proprietario ufficiale del feudo, per conservare il diritto di possesso sul territorio, nel quale si erano, da tempo, insediati. Durante la questione meridionale , per la sua posizione geografica, per la lontananza dai controlli e per la vicinanza al bosco, che favoriva la fuga, il borgo divenne un covo di [[briganti]]. Fu bruciato due volte: una volta da parte di questi ultimi e una volta da parte della [[Guardia Nazionale Italiana|Guardia Nazionale]] che cercava vanamente di riconquistare il controllo del territorio. Il borgo riuscì a sopravvivere alle vicende brigantesche, venne ricostruito interamente e si ripopolò di nuovo raggiungendo alla fine dell'800 circa 1000 abitanti. Si costruì il cimitero e si avviarono diverse attività commerciali e artigianali alle quali facevano capo altri 1000 abitanti delle contrade vicine. Il borgo è stato per lunghissimo tempo, fino agli anni 1963-64, il punto di riferimento per tutta la vasta zona circostante che ricadeva anche nei comuni di [[Bella]], [[San Fele]] ed [[Avigliano]]. Per questo motivo, si prospettò, addirittura, la possibilità di diventare comune autonomo. Ma ancora una volta l'emigrazione verso le grandi città industrializzate del nord ha avuto la meglio,così a poco a poco il borgo si è spopolato come tutti i paesi della Basilicata. Oggi il borgo di Sant'Ilario si riscopre come luogo turistico, sia estivo che invernale, poiché è sorta un'accogliente struttura alberghiera pronta ad ospitare scuole, visitatori e turisti.
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