Cipro (provincia romana): differenze tra le versioni

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{{Vedi anche|Conquista romana di Cipro}}
 
L' isola fu invasa dal [[propretore]] [[Marco Porcio Catone Uticense|Catone l'Uticense]] nel 58 a.C., dopo esser stata sottratta all'Egitto. All'epoca fu unita alla [[Cilicia (provincia romana)|Cilicia]] ma nel 36 a.C. [[Marco Antonio]] la cedette a [[Cleopatra VII|Cleopatra]]. Dopo la [[battaglia di Azio]], nel 31 a.C., Cipro tornò con la Cilicia.
 
Nel 115-116 scoppiò una rivolta di [[Ebrei]], guidata da Artemio, a sfondo messianico che fu repressa sanguinosamente (circa 240.000 morti). In seguito fu proibito ad ogni ebreo di mettere piede sull'isola. Una seconda rivolta scoppiò nel 333-334, quando [[Calocaerus|Calogero]], ''[[magister pecoris camelorum]]'', si proclamò imperatore. [[Costantino]] inviò un esercito sotto il comando di [[Flavio Dalmazio (console 333)|Flavio Dalmazio]], che sedò la rivolta ed uccise Calogero.
 
== Cristianesimo ==
L' apostolo Paolo giunse a Cipro durante il suo [[Viaggi paolini|primo viaggio]] e convertì molti abitanti. In seguito, dopo il [[Concilio di Efeso]] del 431, Cipro divenne una [[Chiesa ortodossa di Cipro|chiesa autocefala]] indipendente dal [[Patriarcato di Antiochia]].
 
== Bibliografia ==