Stadio Vincenzo Rispoli: differenze tra le versioni

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|dimensioni terreno = 103 x 63 m
|pista atletica =|
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|uso = calcio
|usoLink = calcio (sport)
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Lo '''stadio comunale Vincenzo Rispoli''' è il secondo impianto per grandezza del [[Ischia (Italia)|Comune di Ischia]] ed ha ospitato le gare interne dell'[[Ischia Isolaverde]] fino al [[1988]], anno in cui fu inaugurato il nuovo [[stadio Enzo Mazzella]].
 
Esso prende il nome dal defunto Vincenzo Rispoli, giovane e talentuoso calciatore dell'Ischia morto durante la [[seconda guerra mondiale]].<ref name="rassegdue">{{cita news|url=http://www.larassegnadischia.it/Dizionario/voci/lettr.html#rispoliv|pubblicazione=Isola d' Ischia - Tremila voci titoli immagini|data=2006|accesso=7 agosto 2011|autore=Raffaele Castagna|editore= La Rassegna d'Ischia|titolo=Vincenzo Rispoli}}</ref>
 
A questo stadio sono legati i primi settanta anni di storia dell'[[Associazione Sportiva Dilettantistica Ischia Isolaverde|Ischia Isolaverde]]. Questo impianto, infatti, è nato e si è evoluto di pari passo con la squadra locale, che qui ha vinto ben quattro campionati, l'ultimo dei quali nel [[Serie C2 1986-1987|1986-1987]], che vide l'Ischia approdare in [[Serie C1]].
 
==Storia==
La costruzione dello ''Stadio dell'Arso'', futuro Stadio Vincenzo Rispoli, risale al [[1938]], allorquando l'allora allenatore dell'[[Associazione Sportiva Dilettantistica Ischia Isolaverde|Ischia]], ''Filippo Ferrandino'', ebbe in concessione una radura affinché potesse essere trasformata in campo sportivo. Tale radura si trovava nella zona ricoperta di lava dall'eruzione del 1301, il cosiddetto ''"Arso"''<ref name="rassegnaarso">{{cita news|url=http://www.larassegnadischia.it/Dizionario/voci/lettc3.html#cremato|pubblicazione=Isola d' Ischia - Tremila voci titoli immagini|data=2006|accesso=7 agosto 2011|autore=Raffaele Castagna|editore = La Rassegna d'Ischia|titolo=Cremato}}</ref> da cui derivò il primo nome ufficiale dell'impianto, lo ''Stadio dell'Arso''. Nella sua prima conformazione l'impianto era costituito dal solo rettangolo di gioco, che fu ricavato dagli stessi atleti dell'Ischia, che si adoperarono per far brillare con delle mine gli enormi massi lavici presenti e per spianare il terreno.<ref>{{Cita|Ferrandino 1990|p. 96|Ferrandino1990}}.</ref>
 
Nel [[1948]], dopo l'apporto di ulteriori migliorie che consistettero nella costruzione di una tribuna laterale e di una curva per far sì che l'impianto godesse dell'aspetto e della funzionalità di un campo di calcio rientrante nei limiti regolamentari, fu intitolato, nel corso della cerimonia di inaugurazione officiata da ''don Onofrio Buonocore'', alla memoria di ''Vincenzo Rispoli ''<ref>{{Cita|Ferrandino 1990|pp. 197-198|Ferrandino1990}}.</ref>, giovane calciatore ischitano, talentuosa mezz'ala,<ref>{{Cita|Ferrandino 1990|pp. 133-134|Ferrandino1990}}.</ref> che giocò nei gialloblu dal 1935 fino alla sua morte, avvenuta l'8 settembre 1943 a [[Vietri sul Mare]].<ref name="golfostoria">{{cita news|url=http://www.ilgolfo.it/t/storehtm/htm21/8Sep0704f.shtml|pubblicazione=Il Golfo|data=8 settembre 2007|accesso=7 agosto 2011|autore=Redazione|titolo=Una data, un atto di eroismo, due destini.}}</ref>
 
Nel corso della sua storia ha ospitato due amichevoli di lusso: nel febbraio del [[1953]] ospitò l'amichevole Ischia - [[Bologna Football Club 1909|Bologna]] (0-7),<ref name="viani">{{cita news|url=http://dlib.coninet.it/bookreader.php?&c=1&f=9231&p=3#page/2/mode/2up|pubblicazione=Corriere dello Sport|data=11 febbraio 1953|accesso=27 luglio 2011|pagina=3|autore=Nello Soruzzo|editore = CONI|titolo=Oggi il Bologna in saggio ad Ischia}}</ref><ref>{{Cita|Ferrandino 1990|p. 230|Ferrandino1990}}. Le formazioni: Bologna - [[Anselmo Giorcelli|Giorcelli]], [[Aldo Campatelli|Campatelli]] ([[Giovanni Cattozzo|Cattozzo]]), [[Guglielmo Giovannini|Giovannini]], [[Axel Pilmark|Pilmark]], [[Fedele Greco|Greco]], [[Ivan Jensen|Jensen]], [[Cesarino Cervellati|Cervellati]] (Rondon), [[Giancarlo Bacci|Bacci]] ([[Francesco Pantaleoni|Pantaleoni]]), [[Mario Tacconi|Tacconi]], Rondon (Bacci), [[Domenico La Forgia|La Forgia]]. Ischia - Sirabella, Postiglione A., Zampillo, Finelli, De Simone R., Lupoli D., Buono A., Esposito R., Petagna, Lupoli R., Di Scala.</ref> mentre nel marzo del [[1963]] fu la [[Juventus]] di [[Giampiero Boniperti]] a dare vita ad una partita a ranghi misti con l'Ischia.<ref>{{Cita|Ferrandino 1990|p. 407|Ferrandino1990}}. Le formazioni: Juventus - Lombardi (Giusto), Zampillo, Messina, Sorice, [[Renato Caocci|Caocci]], Assante, [[Gianni Rossi|Rossi]], [[Giovanni Sacco|Sacco]], [[Bruno Siciliano|Siciliano]], [[Armando Miranda|Miranda]], [[Dante Crippa|Crippa]]. Ischia - [[Carlo Mattrel|Mattrel]], Ferrandino (Ielasi M.), Ielasi R., Spignese, Scaglione, Abbandonato P., D'Amico (Mariniello), Abbandonato L., Di Meglio S., Marrazzo, D'Innocenti.</ref><ref name="stampajuve">{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0010/articleid,0091_01_1963_0069_0010_24816958/|pubblicazione=La Stampa|data=22 marzo 1963|accesso=2 agosto 2011|pagina=10|autore=G.Fr|titolo=Torino e Juventus si preparano alle partite con lo Spartak di Praga e l'AIK di Stoccolma}}</ref>
 
Per capire il forte legame degli ischitani con il proprio stadio basta prendere ad esempio quanto accaduto nel [[1943]], all'atto della venuta degli alleati anglo-americani ad [[Isola d'Ischia|Ischia]]. Il campo fu subito requisito dagli inglesi e ciò generò il risentimento della popolazione che visse la sua requisizione come un sopruso, generando una rivolta in cui gli inglesi furono assaliti, tra le altre, anche con granate. La scaramuccia si risolse allorquando il comandante inglese ''J.E. Gibbons'' convocò l'allora allenatore dell'Ischia ''Filippo Ferrandino'' che spiegò che la requisizione del campo venne considerato un sopruso dagli ischitani. Da quel momento il campo verrà usato per gli allenamenti a giorni alterni dalle due squadre che ogni domenica si affronteranno in partite tiratissime.<ref>{{Cita|Ferrandino 1990|pp. 110-111|Ferrandino1990}}</ref>