Corpo di spedizione italiano in Macedonia: differenze tra le versioni

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Dopo il disastroso esito dello sbarco anglo-francese a [[Gallipoli (Turchia)|Gallipoli]], gli Alleati chiesero all'Italia di intervenire nello scacchiere balcanico con 5 divisioni, per un'offensiva contro la [[Bulgaria]], alleata della Germania. Il ministro [[Sidney Sonnino]], e il capo di Stato Maggiore dell'Esercito [[Luigi Cadorna]] decisero così di inviare, nel 1916, in [[Macedonia (regione storica)|Macedonia]] un corpo di spedizione con la 35ª Divisione, formata dalle due brigate di fanteria "Sicilia" e "Cagliari", al comando del generale [[Carlo Petitti di Roreto]], il [[2º Reggimento artiglieria terrestre "Vicenza"|2º Reggimento di artiglieria da montagna]], il 1º [[Squadrone]] del [[16º Reggimento "Cavalleggeri di Lucca"]], 40 cannoni e battaglioni del [[genio militare|genio]] [[zappatore (militare)|zappatori]] e [[genio pontieri|pontieri]], sanità, trasmissioni e sussistenza. Un totale di 44.000 uomini.<ref>[http://www.europaorientale.net/sez5corpoitaliano.htm Europa Orientale - Storia Contemporanea<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
A sostegno del Corpo di Spedizione fu predisposto il trasferimento di 438 tra ufficiali, piloti e specialisti dell'aviazione con diverse squadriglie di biplani da ricognizione armata [[Société des avions Henri & Maurice Farman|Farman]] e [[SAML S.1]] e [[SAML S.2]].
 
Le truppe iniziarono a partire dal [[porto di Taranto]] nell'agosto [[1916]].