Dottrina Mitterrand: differenze tra le versioni

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== La dottrina Mitterrand dal 1985 al 2003 ==
La dichiarazione politica è stata seguita dalla giustizia francese quando si è trattato di estradizione dei terroristi italiani di estrema sinistra o attivisti. Secondo un articolo del 2007 del ''[[Corriere della Sera]]'', Mitterrand era stato convinto dall'[[Abbé Pierre]] a proteggere queste persone.<ref>[http://archivio.corriere.it/archiveDocumentServlet.jsp?url=/documenti_globnet/corsera/2007/01/co_9_070123006.xml Abbé Pierre, il frate ribelle che scelse gli emarginati] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070319074219/http://archivio.corriere.it/archiveDocumentServlet.jsp?url=%2Fdocumenti_globnet%2Fcorsera%2F2007%2F01%2Fco_9_070123006.xml |data=19 marzo 2007 }},''[[Corriere della Sera]]'', 23 gennaio 2007</ref> Secondo gli avvocati di [[Cesare Battisti (scrittore)|Cesare Battisti]], Mitterrand aveva dato la sua parola, in consultazione con il premier italiano, [[Bettino Craxi]].<ref>[http://www.paroledonnee.info/ Parole Donnée]</ref>
 
Gli oppositori della dottrina sostenevano che ciò che un presidente può dire durante il suo incarico non è una fonte di diritto, e che questa dottrina non ha quindi alcun valore giuridico. I suoi fautori, da parte loro, ricordano come essa è stata applicata fino al 2002, e ritengono che l'ex presidente aveva impegnato la Repubblica con le sue parole.