Guglielmo Oberdan: differenze tra le versioni

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Nonostante ciò, il 4 novembre la condanna venne confermata e solo all'alba del 20 dicembre venne impiccato nel cortile interno della caserma grande di Trieste.
 
[[File:97er Kaserne in Triest.jpg|thumb|left|La caserma dove avvenne l'esecuzione, divenuta poi Piazza Oberdan. |alt=Caserma di fanteria di Roiano ]]
 
Mentre il boia Willenbacher, venuto direttamente da Vienna gli metteva il cappio al collo, secondo un rapporto ufficiale Oberdan esclamò: "Viva l'Italia, viva Trieste libera, fuori lo straniero!"<ref name=Gatterer/><ref name=":1" />. Immediatamente dopo la sua morte Oberdan fu elevato al rango di martire. In conseguenza di ciò aumentarono le adesioni al movimento irredentista, e la lotta contro la supremazia austriaca raggiunse il suo picco. [[Giosuè Carducci]] scrisse un aspro articolo intitolato semplicemente ''XXI decembre,'' nel giornale ''Don Chichotte'' di Bologna il 22 dicembre [[1882]], contro l'imperatore austriaco definendolo «imperatore degli impiccati» e concludendo: «Riprendemmo Roma al Papa, riprenderemo Trieste all'imperatore»<ref name=":0">{{Cita libro|nome=Giuseppe|cognome=Fumagalli|titolo=Chi l'ha detto?: tesoro di citazioni italiane e straniere, di origine letteraria e storica, ordinate e annotate|url=https://books.google.com/books?id=HW4b2ZIC3xkC|accesso=26 maggio 2016|data=1º gennaio 1989|editore=HOEPLI EDITORE|ISBN=978-88-203-0092-0}}</ref>.