Elezioni politiche in Italia del 1929: differenze tra le versioni

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== Modalità di voto ==
[[File:Scheda per la votazione - Legislatura XXIX - Elezioni politiche 25 marzo 1934 - Fronte.jpeg|Frontethumb|Scheda per il ''SÌ'' (fronte)]]
La votazione si svolse in [[Plebiscito|forma plebiscitaria]]. Gli elettori potevano votare SÌ o NO per approvare la lista dei deputati designati dal [[Gran Consiglio del Fascismo]]. L'elettore veniva fornito di due schede di uguali dimensioni, bianche all'esterno, recanti all'interno la formula: "Approvate voi la lista dei deputati designati dal Gran Consiglio Nazionale del Fascismo?"; nella scheda con il SI l'interno era anche corredato da due bande tricolori, in quella con il NO la scheda si presentava bianca.
[[File:Scheda per la votazione - Legislatura XXIX - Elezioni politiche 25 marzo 1934 - Retro.jpeg|Retrothumb|Scheda per il ''SÌ'' (retro)]]
La votazione si svolse in [[Plebiscito|forma plebiscitaria]]. Gli elettori potevano votare ''SÌ'' o ''NO'', per approvare o respingere ''in toto'' la lista dei deputati.
 
La votazione si svolse in [[Plebiscito|forma plebiscitaria]]. Gli elettori potevano votare SÌ o NO per approvare la lista dei deputati designati dal [[Gran Consiglio del Fascismo]]. L'elettore veniva fornito di due schede di uguali dimensioni, bianche all'esterno, recanti all'interno la formula: "Approvate voi la lista dei deputati designati dal Gran Consiglio Nazionale del Fascismo?"; nella scheda con il SI''SÌ'' l'interno era anche corredato da due bande tricolori, in quella con il ''NO'' la scheda si presentava bianca.
L'elettore doveva al momento del voto raccogliere entrambe le schede; all'interno della cabina elettorale si trovava una prima urna dove l'elettore lasciava la scheda scartata per poi consegnare nelle mani degli scrutatori la scheda prescelta, affinché questi si assicurassero che essa fosse "accuratamente sigillata". Questo farraginoso sistema aveva di fatto un effetto inibitorio verso l'elettore, che non poteva avere una certezza assoluta sulla segretezza del voto, proprio a causa di quest'ultimo passaggio, anche se formalmente la legge sembrava garantire il voto segreto. Nel caso, naturalmente solo teorico, di vittoria dei NO si sarebbero dovute ripetere le elezioni con l'ammissione di altre liste proposte da enti o associazioni autorizzati dalla legge, con almeno 5000 firmatari aventi diritto al voto (Regio decreto nº 1993 del 2 settembre 1928, in particolare l'art. 57<ref>{{Cita web|url=http://storia.camera.it/img-repo/ods/2013/06/25/CD1710000016.pdf|titolo=Testo Unico 2 settembre 1928, n. 1993|autore=|editore=|data=|accesso=}}</ref>).
 
L'elettore doveva al momento del voto raccogliere entrambe le schede; all'interno della cabina elettorale si trovava una prima urna dove l'elettore lasciava la scheda scartata, per poi consegnare nelle mani degli scrutatori la scheda prescelta, affinché questi si assicurassero che essa fosse "accuratamente sigillata". Questo farraginoso sistema aveva di fatto un effetto inibitorio verso l'elettore, che non poteva avere una certezza assoluta sulla segretezza del voto, proprio a causa di quest'ultimo passaggio, anche se formalmente la legge sembrava garantire il voto segreto. Nel caso, naturalmente solo teorico, di vittoria dei NO si sarebbero dovute ripetere le elezioni con l'ammissione di altre liste proposte da enti o associazioni autorizzati dalla legge, con almeno 5000 firmatari aventi diritto al voto (Regio decreto nº 1993 del 2 settembre 1928, in particolare l'art. 57<ref>{{Cita web|url=http://storia.camera.it/img-repo/ods/2013/06/25/CD1710000016.pdf|titolo=Testo Unico 2 settembre 1928, n. 1993|autore=|editore=|data=|accesso=}}</ref>).
Scheda del ''SÌ'' per la votazione delle elezioni politiche.
 
L'elettore comunque poteva anche annullare la scheda tricolore se non avesse voluto votare a favore.
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File:Scheda per la votazione - Legislatura XXIX - Elezioni politiche 25 marzo 1934 - Fronte.jpeg|Fronte
Nel caso, ovviamente solo teorico, di vittoria dei ''NO'' si sarebbero dovute ripetere le elezioni, con l'ammissione di altre liste proposte da enti o associazioni autorizzati dalla legge, con almeno 5000 firmatari aventi diritto al voto (Regio decreto nº 1993 del 2 settembre 1928, in particolare l'art. 57).<ref>{{Cita web|url=http://storia.camera.it/img-repo/ods/2013/06/25/CD1710000016.pdf|titolo=Testo Unico 2 settembre 1928, n. 1993|autore=|editore=|data=|accesso=}}</ref>
File:Scheda per la votazione - Legislatura XXIX - Elezioni politiche 25 marzo 1934 - Retro.jpeg|Retro
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== Risultati ==