Esplorazione di Saturno: differenze tra le versioni

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== Esigenze tecniche ==
[[File:Cassini interplanet trajectory.svg|thumb|left|Traiettoria seguita dalla [[missione spaziale Cassini-Huygens]].]]
Raggiungere un altro pianeta del [[sistema solare]] richiede un elevato costo energetico. Perché una sonda spaziale possa raggiungere Saturno dall'orbita terrestre, è necessaria una quantità di energia di poco superiore a quella richiesta per portare in un'[[Low earth orbit|orbita terrestre bassa]] (LEO) la stessa massa. In [[astrodinamica]] tale energia richiesta è descritta in termini di cambio netto nella velocità della sonda, o Δv ([[Delta-v]]). L'[[Trasferimento alla Hohmann|energia minima richiesta]] per raggiungere Saturno (in sei anni) dall'orbita della Terra è pari ad un Δv di circa 10,4&nbsp;km/s,<ref name="delta-V">{{cita pubblicazione |lingua=en |autore=H. J. Steart |titolo=New Possibilities for Solar-System Exploration |rivista=Astronautics & Aeronautics |anno=1966 |volume=4 |p=28 |url=http://www.gravityassist.com/IAF4-2/Ref.%204-135.pdf |formato=PDF |accesso=10 settembre 2014}}</ref> confrontabile con il valore di 9,7&nbsp;km/s di Δv richiesto per raggiungere un'orbita terrestre bassa dalla superficie del nostro pianeta.<ref>{{Cita web | cognome = Hirata | nome = Chris | url = http://www.pma.caltech.edu/~chirata/deltav.html | urlarchivio = httphttps://web.archive.org/web/20070701211813/http://www.pma.caltech.edu/~chirata/deltav.html | dataarchivio = 1º luglio 2007 | titolo = Delta-V in the Solar System | editore = California Institute of Technology | accesso = 10 settembre 2014 | urlmorto = sì }}</ref>
 
Con quasi la stessa quantità di energia al lancio, sarebbe possibile dimezzare i tempi di volo eseguendo una manovra di [[fionda gravitazionale]] con [[Giove (astronomia)|Giove]].<ref name="delta-V"/> In alternativa, ''gravity assist'' mulpipli possono ridurre il quantitativo di energia richiesto al lancio o, equivalentemente, permettere di trasportare a destinazione un carico utile maggiore,<ref>{{cita web |lingua=en |capitolo=Frequently Asked Questions - Trajectory |editore=JPL, NASA |autore=JPL |titolo=Cassini Solstice Mission |url_capitolo=http://saturn.jpl.nasa.gov/faq/FAQTrajectory/index.cfm#q1 |accesso=10 settembre 2014}}</ref> a prezzo tuttavia di tempi di volo più lunghi e della necessità di attraversare zone del sistema solare con caratteristiche molto differenti (ad esempio, le alte temperature in prossimità dell'orbita di [[Venere (astronomia)|Venere]] o gli alti tassi di radiazioni nell'attraversamento del [[sistema di Giove]]) da quelle presenti nel sistema di Saturno, che dovrebbero guidare la progettazione della [[sonda spaziale|sonda]].
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[[File:P11F81.jpg|thumb|Immagine di Saturno della Pioneer 11]]
Saturno è stato visitato per la prima volta dalla [[Pioneer 11]] nel settembre [[1979]]. La sonda ha sorvolato il pianeta a 20&nbsp;000&nbsp;km dalle nubi superiori. In quell'occasione sono state acquisite solo immagini a bassa [[Risoluzione (grafica)|risoluzione]] del pianeta e qualche immagine anche dei suoi [[satellite naturale|satelliti naturali]], ma la risoluzione delle immagini non era abbastanza elevata da permettere l'individuazione di strutture superficiali.<br />
La Pioneer 11 ha studiato anche gli [[anelli di Saturno]]; tra le sue scoperte ci sono l'[[anello F]] e il fatto che gli spazi scuri tra gli anelli non sono del tutto privi di materiali.<ref>{{cita web|lingua=en |url=http://www.nasa.gov/centers/ames/missions/archive/pioneer.html |titolo=The Pioneer Missions |editore= NASA |data=26 marzo 2007 |accesso=15 gennaio 2009}}</ref> La sonda ha anche misurato la [[temperatura]] di [[Titano (astronomia)|Titano]], pari a 250 [[Kelvin|K]],<ref>http://spaceprojects.arc.nasa.gov/Space_Projects/pioneer/PN10&11.html {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060130100401/http://spaceprojects.arc.nasa.gov/Space_Projects/pioneer/PN10%2611.html |data=30 gennaio 2006 }}</ref> e l'intensità del [[campo magnetico di Saturno]], un migliaio di volte più intenso di quello terrestre.<ref name="Saturn_2004">{{cita web |lingua=en |url=http://www.nasa.gov/worldbook/saturn_worldbook.html |titolo=Saturn |editore= NASA, World Book Online Reference Center |anno=2004 |accesso=15 gennaio 2009 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://www.webcitation.org/616W1CQJQ?url=http://www.nasa.gov/worldbook/saturn_worldbook.html |dataarchivio=21 agosto 2011 }}</ref>
 
===I fly-by delle Voyager===
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Il 25 dicembre [[2004]] la Cassini ha rilasciato la [[Missione spaziale Cassini-Huygens#Huygens|sonda Huygens]] che è scesa nell'atmosfera di Titano il 14 gennaio del [[2005]], raccogliendo un'enorme quantità di dati durante la discesa e dopo l'atterraggio. Durante tutto il 2005 la Cassini ha compiuto diversi flyby di Titano e di altri satelliti ghiacciati.
 
Il 10 marzo del [[2006]] la [[NASA]] ha reso noto che la sonda ha trovato prove su [[Encelado (astronomia)|Encelado]] di serbatoi di [[acqua]] liquida che vengono eruttati sotto forma di [[geyser]].<ref>[http://saturn.jpl.nasa.gov/news/press-release-details.cfm?newsID=639 Cassini-Huygens: News] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080303154427/http://saturn.jpl.nasa.gov/news/press-release-details.cfm?newsID=639 |data=3 marzo 2008 }}</ref>
 
Il 20 settembre 2006, la Cassini scopre un altro debole anello planetario.<ref>[http://www.cnn.com/2006/TECH/space/09/20/saturn.ring.reut/index.html New Ring Spotted Around Saturn] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060920225736/http://www.cnn.com/2006/TECH/space/09/20/saturn.ring.reut/index.html |data=20 settembre 2006 }} - Article on CNN.com.</ref>
 
Nel luglio del 2006 la sonda ha per la prima volta trovato prove dell'esistenza di laghi di [[idrocarburi]] vicino al polo nord di Titano. Successive immagini del marzo [[2007]] hanno mostrato "mari" di idrocarburi, il più grande dei quali ha quasi le dimensioni del [[Mar Caspio]].<ref>[http://www.cnn.com/2007/TECH/space/03/14/saturn.titan.ap/index.html Probe spots seas on Saturn's moon Titan] - CNN article.</ref>