Coro greco: differenze tra le versioni

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=== L'origine ===
[[File:Ifigenia in Aulide (2015).ogg|miniatura|Rappresentazione moderna dell<nowiki>'</nowiki>''[[Ifigenia in Aulide]]'' di Euripide: l'attrice esegue un monologo attorniata dal coro di donne [[calcide]]si]]
Il coro fu il nucleo attorno al quale si svilupparono la tragedia e la commedia. Esso trae la sua origine, verosimilmente, da canti corali che venivano eseguiti precedentemente alla nascita del teatro. Scrive Aristotele nella ''[[Poetica (Aristotele)|Poetica]]'' che la tragedia nacque dall'[[improvvisazione teatrale|improvvisazione]], e precisamente "da coloro che intonano il [[ditirambo]]",<ref>Aristotele, ''[http://www.filosofico.net/poeticaristotele.htm Poetica]'', 4, 1449a.</ref> un canto corale in onore di Dioniso. Agli inizi queste manifestazioni erano brevi e di tono burlesco, perché tale coro era composto da [[Satiro|satiri]]; poi il linguaggio e gli argomenti si fecero man mano più gravi.<ref>Cambiò anche il metro dei versi, che dal [[tetrametro trocaico]], il verso più prosaico, divenne il [[trimetro giambico]].</ref> Questa informazione è completata da un passo delle ''[[Storie (Erodoto)|Storie]]'' di [[Erodoto]] e da fonti successive, in cui si afferma che l'inventore del ditirambo fu il lirico [[Arione di Metimna]].<ref>Erodoto, ''Storie'', I, 23.</ref><ref name=coro>{{cita|Di Benedetto-Medda|248-249}}.</ref><ref name=coro2>{{cita|Guidorizzi|127-129}}.</ref>
 
Gli studiosi hanno formulato una serie di ipotesi riguardo al modo in cui si sia compiuta, nel [[VI secolo a.C.]], l'evoluzione dal ditirambo alla tragedia. Pur con numerose incertezze e dubbi, in generale si ritiene che gradualmente il corifeo abbia cominciato a differenziarsi dal resto del coro, distaccandosene e cominciando a dialogare con esso, diventando così un vero e proprio [[personaggio immaginario|personaggio]]. Questo dialogo tra il coro e il personaggio sarebbe dunque alla base della nascita del teatro. Ecco dunque che a partire da un canto epico-lirico, nacquero gradatamente le prime rappresentazioni teatrali.<ref name=coro/><ref name=coro2/><ref>Fabrizio Festa, Silvia Mei, Sara Piagno, Ciro Polizzi, ''Musica: usi e costumi'', Edizioni Pendragon, 2008, ISBN 88-8342-616-9.</ref> Mentre nasceva e si strutturava la tragedia vera e propria, lo spirito più popolare dei riti e delle danze dionisiache sopravvisse nel dramma satiresco.<ref>L. E. Rossi, ''Il dramma satiresco attico - Forma, fortuna e funzione di un genere letterario antico'', in DArch 6, 1972, pp. 248-302.</ref> Quanto alla commedia, il suo coro nacque alcuni decenni dopo la tragedia dal ''[[kòmos]]'', il corteo associato alle [[Falloforia|falloforie]] (feste di fertilità che si svolgevano per la semina ed il lavoro nei campi) e alle ritualità [[simposio e pratiche simposiali|simposiache]].<ref>Aristotele, ''[http://www.filosofico.net/poeticaristotele.htm Poetica]''.</ref>