Shah Rukh: differenze tra le versioni

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Muʿīn al-Dīn Shāh Rukh Mīrzā (in [[lingua persiana{{farsi|persiano]]: '''<big>شاه رخ ميرزا</big>''' }}) fu il dominatoresovrano della parte orientale dell'[[Impero timuride]] dal [[1405]] fino alla sua morte, l'impero era stato fondato dal padre [[Tamerlano]], egliche aveva conquistato la [[Persia]] e la [[Transoxiana]]. ShahShāh Rukh era il quartogenito di Tamerlano e figlio di una delle sue mogli persiane.
 
Tamerlano lo nominò governatore del [[Khorasan]] e in questa veste agì per imporsi come successore del padre, dopo la morte di questi il 18 febbraio 1405 (17 [[Sha'ban|shaʿbān]] 807).
Dopo la morte di Tamerlano, avvenuta nel [[1405]], il suo impero crollò nella guerra civile tra varie tribù e signori della guerra che competevano per il trono.
Sostenne assai blandamente il successore designato, Pīr Muḥammad b. Jahāngīr e nel 1408/811 attaccò i governanti ribelli del [[Sigistan|Sīstān]], distruggendo i loro sistemi d'irrigazione delle terre. Dopo la morte di Pīr Muḥammad nel 1407/809 e la deposizione del nipote K̲h̲alīl Sulṭān in Transoxiana, Shāh Rukh entrò a [[Samarcanda]] nella tarda primavera del 1409/811, installandovi il figlio [[Ulugh Beg]] in veste di governatore, preferendo tornare a [[Herat|Herāt]], eletta sua capitale.
 
Nella primavera del 1413/815, le sue truppe recuperarono la regione del [[Corasmia|K̲h̲wārazm]], strappandolo all'[[Orda d'Oro]].
 
Nel 1413/816 il figlio di ʿUmar Shaykh b. Tīmūr, Iskandar, assunse il titolo di [[Sultano]] nell'Iran sud-occidentale e fu affrontato e sconfitto da Shāh Rukh a [[Isfahan]] il 21 luglio 1414 (3 [[Jumada I]] 817). Gli altri figli di ʿUmar Shaykh furono anch'essi sgominati e al loro posto fu nominato governatore del [[Fars|Fārs]] un altro figlio di Shāh Rukh, Ibrāhīm Sulṭān. <br>
Nel biennio successivo attaccò [[Qandahar]] e il [[Kerman|Kirmān]], deponendo il governatore ribelle di [[Andijan|Andijān]], Aḥmad b. ʿUmar Shaykh.
 
Fu poi la volta di Qara Yūsuf Qara Qoyunlu, che s'era impadronito dell'[[Azerbaigian]], le cui forze furono attaccate col probabile discreto sostegno degli [[Aq Qoyunlu]].<ref>J.E. Woods, ''The Aqquyunlu: clan, confederation, empire'', Chicago, 1976, p. 58.</ref>
 
Governò fino alla morte concedendo accortamente un buon margine di autonomia ai suoi governatori, decentrando intelligentemente la sua autorità. Apportò inoltre varie migliorie funzionali e architettoniche alle grandi città che dipendevano da lui: [[Merv]], [[Balkh]] e Herat. Fu relativamente tollerante, a meno che qualcuno - fossero anche gli ''[[ulema|ʿulamāʾ]]'' - non lo contrastassero.
 
Gli succedette il figlio, [[Uluğ Bek]], già reggente del regno da 40 anni.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*lemma «<u>Shāh Ruh» (B. Forbes Manz), su: ''[[The Encyclopaedia of Islam]]'', 2nd edition.
 
== Voci correlate ==