Maurizio Mario Moris: differenze tra le versioni

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Figlio di un commerciante di sete attivo a [[Parigi]] ed inizialmente convinto di proseguire l'attività paterna, sceglie la carriera militare dopo la morte prematura di suo padre e il trasferimento con la madre a [[Torino]], da dove la sua famiglia proviene. Ammesso all'accademia militare di [[Torino]] (poi [[Accademia militare di Modena]]) il 1° ottobre [[1878]] è promosso [[sottotenente]] durante la scuola di applicazione di artiglieria e genio ed è assegnato al 1º reggimento del genio. Nel [[1882]], col grado di [[tenente]], torna all'accademia militare come insegnante per essere poi destinato alla direzione straordinaria del genio a [[La Spezia]].
 
Nel [[1887]], promosso nel frattempo [[capitano]], ha il suo primo contatto con lail nascente [[RegiaServizio AeronauticaAeronautico]] del [[Regio Esercito]] nel 3º reggimento del genio di stanza a [[Firenze]], dove comanda la 1ª compagnia della brigata specialisti ed è stata costituita una brigata aeronautica.
 
Sette anni dopo, di stanza alla caserma Cavour di Roma, gli anni passati nello studio e nelle teorie sul volo umano si concretizzano in un [[Aerostato|pallone aerostatico]] costruito con pezze di tela acquistate a sue spese da artigiani del rione romano di [[Trastevere]]. Nonostante la contrarietà dei suoi superiori il 14 novembre [[1894]] effettua il primo volo di un militare italiano, primo di una serie, che si conclude circa un'ora dopo nella zona di [[Guidonia]], dove ventidue anni dopo viene aperta una scuola di pilotaggio, primo nucleo dell'attuale [[Aeroporto di Guidonia]].