Non esistendo un porto vero e proprio i passeggeri sono trasbordati da barche che li portano fino a terra, mentre le navi restano all'ancora.
Il Governo britannico ha annunciato il progetto di costruzione di un [[Aeroporto di Sant'Elena|aeroporto]] a Sant'Elena nel marzo [[2005]]. L'[[Aeroporto di Sant'Elena|aeroporto dell'isola]] è stato completato nel [[2016]].<ref>{{cita news|lingua=it|url=http://www.lastampa.it/2017/10/11/societa/viaggi/mondo/santelena-al-via-i-voli-lisola-di-napoleone-spera-nel-turismo-be2K8qMulDgvkV21BVQ8SI/pagina.html|titolo=Sant’Elena: al via i voli, l’isola di Napoleone spera nel turismo|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=11 ottobre 2017|accesso=13 ottobre 2017}}</ref> Tuttavia i collegamenti sono resi difficili dal ''[[wind shear]]'' (raffiche di vento con cambiamenti improvvisi e imprevedibili di velocità e direzione) che impazza sui dintorni della pista e rende difficili gli atterraggi. Più volte rimandata, l'inaugurazione definitiva è infine avvenuta nell'ottobre [[2017]], con l'arrivo del primo volo commerciale<ref name=":0" /><ref>{{Cita news|url=http://www.sfchronicle.com/news/world/article/One-of-world-s-most-remote-islands-gets-12277810.php|titolo=One of world's most remote islands gets commercial flights|pubblicazione=San Francisco Chronicle|accesso=2017-10-14}}</ref>.
Per i trasporti a terra, un furgone funge da autobus per raggiungere i vari punti dell'isola e per il trasporto in Jamestown.
