Scuola musicale napoletana: differenze tra le versioni

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Gli elementi introdotti da Scarlatti, caratterizzeranno l'[[opera seria]] dei secoli a seguire. Napoli diventa così un fattore essenziale nell'istruzione musicale. Diviene una tappa fondamentale per i giovani compositori europei (tra i quali anche [[Georg Friedrich Händel|Händel]] e [[Christoph Willibald Gluck|Gluck]]) in cerca di perfezionamenti tecnici, fama e denaro.
 
Successivamente, l'Opera napoletana entra in un periodo di intenso sviluppo che la caratterizzerà per tutto il resto del [[XVIII secolo]]. La forte cultura musicale ed operistica a Napoli, darà luogo nel [[1737]] ad uno dei teatri più importanti d'[[Europa]], ed il più antico al mondo, il Real [[teatro di San Carlo]]. La costruzione di questo edificio, sarà simbolo del livello qualitativo che la città ha raggiunto, divenendo di conseguenza il palcoscenico di tutti i più grandi compositori dell'epoca.
In questo periodo e fino a metà [[XIX secolo|Ottocento]], Napoli, con 300.000 abitanti, la più grande città della [[Italia|penisola]], si impose come uno dei massimi centri operistici europei, divenendo col tempo la principale scuola musicale italiana. La qualità e la quantità della musica prodotta a Napoli durante il periodo del [[Classicismo (musica)|Classicismo]] è testimoniata anche da una lettera del 23 febbraio del [[1778]] che il padre di [[Wolfgang Amadeus Mozart]], [[Leopold Mozart|Leopold]], scrisse al figlio:<ref>{{cita|Scialò}}</ref>
{{Citazione|Adesso la questione è solo: dove posso avere più speranza di emergere? forse in Italia, dove solo a Napoli ci sono sicuramente 300 Maestri [...] o a Parigi, dove circa due o tre persone scrivono per il teatro e gli altri compositori si possono contare sulle punte delle dita?}}