Teoria del complotto: differenze tra le versioni

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La proliferazione e diffusione di teorie del complotto venne agevolata anche dalla convinzione, sviluppatasi in seno alla [[pubblica opinione]], che la [[cultura di massa]] non esaurisca la sua [[funzione sociale|funzione]] nell'[[intrattenimento]], ma sia in grado di veicolare "profonde verità che un mondo dominato da ‘[[Poteri forti (politica)|poteri forti]]' impegnati a nascondere la [[Verità]] (con la V maiuscola) permetterebbe di esprimere soltanto in questa forma".<ref name="M. Introvigne XXI sec."/> Talvolta anche l'industria dell'intrattenimento avrebbe trattato tali temi (basti pensare a [[serie televisiva|telefilm]], [[cinema]], [[letteratura di genere]]) che si presterebbero a un pubblico molto ampio proprio per la loro facile e immediata fruibilità come prodotti di disimpegnato [[intrattenimento]].<ref name="M. Introvigne XXI sec."/>
 
Tali teorie, che sovvertono spesso il [[senso comune]] o la [[verità]] comunemente accettata, talvolta potrebbero essere considerate come un processo di [[mitopoiesi]], che comporta la creazione di vere e proprie "mitologie religiose".<ref name="M. Introvigne XXI sec.">[[Massimo Introvigne]], [http://www.treccani.it/enciclopedia/nuove-mitologie-religiose_%28XXI-Secolo%29/ «''Nuove mitologie religiose''»], ''XXI Secolo'' ([[2009]]), [[Istituto dell'Enciclopedia italiana Treccani]]</ref> Alcuni studi empirici indicherebbero che la credulità verso i complotti sia aiutata da un approccio epistemologico relativista che blocca lo sviluppo di un pensiero critico personale, per superare il quale è necessario imparare gli elementi costitutivi del [[metodo scientifico]]. Secondo questi studi è stato dimostrato che questo relativismo, per il quale ogni forma di conoscenza è un’opinione alla pari di altre, è in gran parte diffuso tra persone che possiedono un’istruzione superiore non seguita da una specializzazione<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2016-10-06/danni-economici-complottismo-164315.shtml?uuid=AD9hpNTB&cmpid=nl_domenica Gilberto Corbellini, ''Ecco quanto ci costa la mania dei complotti'', IL] [[sole24ore]], 9 ottobre 2016</ref>.
 
=== Complottismo ===
[[File:Technologia Omnipotens Regnat (8731786815).jpg|thumb|Uno dei simboli degli [[Illuminati]] riprodotto con "[[pixel]]" in un [[murales]] di [[Saragozza]]. La [[iscrizione latina|frase latina]] recita: ''Technologia Omnipotens Regnat'' ("La tecnologia domina onnipotente")]]
 
Il termine "''complottismo''" viene invece usato per designare, generalmente in senso dispregiativo, il punto di vista di chi crede alle più svariate teorie alternative in modo ritenuto acritico e fideistico e senza sentire ragioni di sorta, per sottolineare l'aspetto [[mania (disturbi psichici)|mania]]cale e [[paranoia|paranoico]] che avrebbe tale atteggiamento mentale. Il termine, come riconoscono gli stessi fautori delle teorie alternative, è tuttavia entrato nell'uso comune.
 
Quando le teorie del complotto combinano elementi "illogici" con la mancanza di prove, ci si riferisce a esse come a una forma di ''complottismo'', descrivendo con tale locuzione un punto di vista del mondo che interpreti praticamente tutti i più importanti eventi e le tendenze della storia come il risultato di cospirazioni segrete.<ref>{{Cita web|url=http://www.publiceye.org/tooclose/conspiracism.html|titolo=Conspiracism|data=22 dicembre 2005|editore=Political Research Associates}}</ref>