Fulvio Fo: differenze tra le versioni
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Figlio di Felice Fo ([[Monvalle]], 11 novembre 1898 - [[Luino]], 1º gennaio 1987) capostazione e anche attore in una compagnia amatoriale e di Pina Rota ([[Sartirana Lomellina]], 20 settembre 1903 - Luino, 6 aprile 1987) era il padre del poeta, latinista e traduttore [[Alessandro Fo|Alessandro]], di Laura attrice e regista, di Giulia e di Federico. Durante l'infanzia e la prima giovinezza visse a [[Porto Valtravaglia|Portovaltravaglia]], sul lago Maggiore, sino al 1946, insieme alla sorella Bianca e al fratello [[Dario Fo|Dario]].
Dopo esperienze di lavoro a Parigi e in Medio Oriente rientrò in Italia e iniziò l'attività in campo cinematografico, come sceneggiatore e come aiuto-regista di [[Henri-Georges Clouzot]] e di [[Carlo Lizzani]]. Il suo interesse era rivolto soprattutto al [[teatro]], in qualità di organizzatore e anche di collaboratore negli spettacoli i suo fratello Dario. Fu
Nel 1968 è stato uno dei soci fondatori della Cooperativa teatrale ''Gli Associati'', che segnò la nascita del sistema cooperativo in ambito teatrale, e ne restò presidente e direttore fino al 1978. Dal 1970 fu presidente dell'UNAT (Unione Nazionale Attività Teatrali), membro del Comitato di Presidenza A.G.I.S. ([[Associazione Generale Italiana dello Spettacolo]]) fino al 1980 e consulente del Centro Teatro Ateneo dell'[[Università ''La Sapienza'']]. Ha ideato e diretto corsi di formazione, dal 1980 al 1983, per conto dell'[[Ente Teatrale Italiano]], dell'A.G.I.S. e del Ministero del Turismo e dello Spettacolo: si trattava dei primi corsi professionali, realizzati in Italia, per organizzatori e amministratori teatrali.
Dal 1973 e fino al 1983 è stato membro della Commissione Ministeriale per il Teatro di prosa e membro della Commissione Paritetica Sindacale per il Teatro di prosa. Dal 1981 al 1983 ha ricoperto la carica di vice presidente dell'Ente Teatrale Italiano e dal 1984 al 1986 è stato amministratore delegato e direttore del [[Teatro di Roma]].
Nel 1996, quando riteneva di avere concluso le sue attività, si trasferì in Sardegna, a [[Sinnai]], dove iniziò una nuova carriera legata al teatro. Collaborò in modo propulsivo alla nascita di un Teatro Civico a Sinnai, di cui era diventato un cittadino attivo e partecipe. Divenne presidente della Associazione che prese in gestione il teatro appena sorto, riuscendo a fare in modo che si inserisse nel contesto nazionale, garantendone la programmazione e stimolando la nascita di corsi di avviamento al teatro, per giovani e per bambini. Collaborò attivamente con l'Università di Cagliari e con varie realtà isolane, in campo teatrale, puntando in particolare alla formazione dei giovani, nella recitazione e nella regia teatrale. ▼
=== In Sardegna ===
▲Nel 1996, quando riteneva di avere concluso le sue attività, si
=== Letteratura ===
La sua produzione letteraria ebbe inizio nel 1994 con il libro ''La valle onde Bisenzio si dichina''. Fulvio Fo amava anche la letteratura non legata al teatro, in particolar modo la poesia. Nel 2002 pubblicò una raccolta di aneddoti e di brevi racconti autobiografici, dal titolo ''Pescatore di sogni. Itinerario di un animale teatrante'' e nel 2010 apparve la seconda serie di racconti - ''Gente di lago'' - ambientati a Portovaltravaglia e dintorni, cioè nei luoghi della sua gioventù. I racconti erano ispirati a fatti e a personaggi realmente esistiti da quelle parti, quindi di taglio autobiografico.
Dopo la pubblicazione di questo libro si manifestò il male che nel giro di pochi mesi lo avrebbe strappato alla vita e alla sua inesauribile vena creativa
=== Scritti ===
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=== Lettere come direttore del Teatro Stabile di Torino ===
==== A [[Giuseppe Dessì|Giuseppe Dessí]] ====
* {{cita testo |curatore=Francesca Nencioni |titolo=A Giuseppe
== Bibliografia ==
* {{cita testo |autore=Paolo Lucchesini |titolo=Storia del Teatro Metastasio. Volume 2 |data=1996, pp. 130-136 |editore=Angelo Pontecorboli |città=Firenze |SBN =IT\ICCU\CFI\0717920}}
{{Portale|biografie|teatro}}
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