Al-Ballanūbī: differenze tra le versioni

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Di al-Ballanūbī è tramandato un esiguo ''[[diwan|dīwān]]'' in cui si contano alcuni brevi componimenti, cinque [[qasida]], e una commossa [[elegia]] in memoria della madre morta<ref name="Amari521"/>.
 
Il poco di lui sopravvissuto non è paragonabile, per livello artistico al canzoniere, peraltro ben più ampio, del suo collega [[siracusa]]no [[Ibn Hamdis]]. In Ballanūbī si trovano, trattati con originalità e virtuosismo, motivi e temi classici della [[Poesia araba|lirica araba]], ma, a differenza di [[Ibn Hamdis]], senza alcun riferimento a dettagli della sua esistenza reale o a eventi della vita nella [[Storia della Sicilia araba|Sicilia in epoca musulmana]], salvo il vago appiglio biografico costituito dalle dediche in lode di due [[qasida|qaside]]<ref name="Amari521"/>. Assente, nel poco che si è tramandato, è anche il tema poetico del rimpianto per la terra natia siciliana, così vivo e struggente, invece, nella poetica dell'esule [[Ibn Hamdis]]. In particolare, nessun accenno si trova ai [[Normanni]]<ref name="MedItaly45"/>: non doveva essergli congeniale l'[[invettiva]] contro gli invasori venuti dal [[Normandia|Nord]], dal momento che essa rimane estranea ai temi della sua poesia, a differenza di quanto accade in altri poeti arabo-siciliani che di [[Storia della Sicilia normanna|quella conquista]] avevano fatto esperienza<ref name="MedItaly45">{{cita libro | titolo = {{Maiuscoletto|Arabic Literature in Italy}} | opera = Medieval Italy: An Encyclopedia | curatore = Christopher Kleinhenz | volume = I | anno = 2004 | p = 45}}</ref>.
 
==== Edizioni ====
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Traduzioni di alcune sue liriche sono raccolte nell'antologia ''Poeti arabi di Sicilia'', curata da Francesca Maria Corrao per [[Arnoldo Mondadori Editore]] (1987), opera ripubblicata da Mesogea nel 2002.
 
Quattro delle sue liriche, tratte dall'antologia della Corrao, curate da [[Jolanda Insana]] e [[Valerio Magrelli]], sono incluse in [http://books.google.it/books?id=x4o1DU1aWqsC&pg=PA124#v=onepage&q&f=false ''Poesia: antologia illustrata''] di Elisa Marinelli (2002)<ref name="E. Marinelli"/>: i motivi ispiratori dei quattro brani sono la fugacità della gioia e del piacere (''Gioisci delle arance che raccogli'') e i temi, classici per la [[poesia araba]] di Sicilia, della distanza dell'[[omosessualità|amato]] e dell'[[Abbandono (psicologia)|abbandono]] (''Venne a trovarmi...'', ''Fino a quando l'innamorato avrà pazienza?'', ''O mio amante amato...'')<ref name="E. Marinelli">{{cita libro | nome = Elvira | cognome = Marinelli | url = http://books.google.it/books?id=x4o1DU1aWqsC&pg=PA124#v=onepage&q&f=false | titolo = Poesia: antologia illustrata | editore = [[Giunti Editore|Giunti]] | anno = 2002 | ISBN = 978-88-440-2549-6 | pp = 124-125}}</ref>.
 
== Note ==
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== Voci correlate ==
* [[Letteratura araba]]
* [[Poesia araba]]
* [[Storia della Sicilia islamica]]
* [[Storia della Sicilia normanna]]