Musicoterapia: differenze tra le versioni

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Ho ampliato la presentazione dei modelli di musicoterapia (prima del mio intervento limitata al solo modello Benenzon) presentando tutte quelle approvate dalla World Federation of music therapy nel congresso mondiale di Washington del 1999).
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== Definizione ==
{{citazione necessaria|La [[World Federation of Music Therapy]] (Federazione Mondiale di Musicoterapia) ha dato nel [[1996]] la seguente definizione}}: già
:"''La musicoterapia è l'uso della musica e/o degli elementi musicali (suono, ritmo, melodia e armonia) da parte di un [[musicoterapeuta]] qualificato, con un utente o un gruppo, in un processo atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l'apprendimento, la motricità, l'espressione, l'organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive. La musicoterapia mira a sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dell'individuo in modo tale che questi possa meglio realizzare l'integrazione intra- e interpersonale e consequenzialmente possa migliorare la qualità della vita grazie a un processo preventivo, riabilitativo o terapeutico''."
:La WFMT nel 1999 (nel congresso mondiale di [[Washington]]) ha validato la documentata scientificità di 5 modelli clinici :
:La musicoterapia mira a sviluppare le funzioni potenziali e/o residue dell'individuo in modo tale che questi possa meglio realizzare l'integrazione intra- e interpersonale e consequenzialmente possa migliorare la qualità della vita grazie a un processo preventivo, riabilitativo o terapeutico."
:Il [http://www.centrobenenzon.org/benenzon/il-modello-benenzon/ modello BENENZON], che propone una concezione della musicoterapia come “''disciplina che utilizza il suono e il movimento per provocare effetti regressivi''”. Questa premessa rivela che alla base della concezione della musicoterapia di [[Rolando Omar Benenzon|Omar Benenzon]] (musicista e psicologo argentino) vi sono presupposti teorici di tipo psicoanalitico. Benenzon considera la musicoterapia una disciplina paramedica, che trova le sue basi scientifiche nell’ambito clinico e terapeutico. Il principio sostanziale del metodo (ISO) consiste nel rispecchiamento del paziente da parte dell’operatore e nella apertura di un canale di comunicazione di livello regressivo e di natura squisitamente sonora.Il musicoterapeuta dovrà sfruttare i canali di comunicazione aperti precedentemente, dovrà elaborare un’ipotesi sull’[https://www.musicaemente.it/2017/05/08/il-concetto-di-identit%C3%A0-sonora/ ISO] (Identità Sonora) del paziente e tentare una integrazione con la produzione sonora proposta dallo stesso.
 
:la [https://www.musicaemente.it/2016/09/17/un-modello-d-improvvisazione-il-nordoff-robbins/ Musicoterapia creativa] di [[wikipedia:Paul_Nordoff|Paul NORDOFF]] e [[wikipedia:Clive_Robbins|Clive ROBBINS]], un musicista ed uno psicopedagogista inglesi, che hanno imposto un loro metodo rivolto a bambini affetti da disturbi lievi e gravi di apprendimento (inclusa la sindrome di Down), a pazienti affetti da autismo, a pazienti affetti da disabilità psico-fisiche, a pazienti affetti da disturbi dell’udito. Questo metodo, di marcata matrice educativo-pedagogica, prevede una seduta di gruppo in cui si imparano diversi ritmi per aiutare i movimenti del corpo e la coordinazione. La musica “suonata”è collocata al centro dell’esperienza e le risposte musicali costituiscono il materiale principale per l’analisi e per l’interpretazione.
{{citazione necessaria| [[Rolando Omar Benenzon]]}}, autore e docente argentino di musicoterapia, definisce la musicoterapia:
:La Musicoterapia ANALITICAMENTE ORIENTATA, che consiste in uno sviluppo di quella che inizialmente era chiamata Musicoterapia Analitica. Il modello, elaborato dalla violinista [[wikipedia:Mary_Priestley|Mary Priestley]] negli anni ’70, pone le proprie basi nella psicoterapia analitica di stampo Junghiano. Il metodo è da lei definito come segue : “Musicoterapia analitica è il nome che è prevalso dall’uso simbolico, orientato analiticamente, di musica improvvisata dal musicoterapeuta e dal paziente”.  È utilizzata come mezzo creativo per esplorare la vita interiore del paziente in modo da disporre di una via verso la crescita ed una maggiore auto-conoscenza.
:"Da un punto di vista scientifico, la musicoterapia è un ramo della scienza che tratta lo studio e la ricerca del complesso suono-uomo, sia il suono musicale o no, per scoprire gli elementi diagnostici e i metodi terapeutici ad esso inerenti. Da un punto di vista terapeutico, la musicoterapia è una disciplina paramedica che usa il suono, la musica e il movimento per produrre effetti regressivi e per aprire canali di comunicazione che ci mettano in grado di iniziare il processo di preparazione e di recupero del paziente per la società."
:La BMT detta anche [https://www.tesionline.it/consult/brano.jsp?id=3366 Musicoterapia Comportamentale], teorizzata da [http://www.cliffordmadsen.com/ Clifford Madsen], si è sviluppata particolarmente negli USA ed ancora costituisce negli Stati Uniti il modello principale di intervento musicoterapico. È un metodo che predilige l’uso della musica come rinforzo contingente o come stimolo per aumentare o modificare comportamenti adattivi o eliminare comportamenti distorti. Il Musicoterapeuta Comportamentista utilizza tecniche di sensibilizzazione, desensibilizzazione, condizionamento, rilassamento. 
:Il metodo [http://www.ami-bonnymethod.org/ GIM,] che è stato elaborato da [[wikipedia:Helen_Bonny|Helen Bonny]] agli inizi degli anni settanta. Esso utilizza la potenzialità della musica come evocatrice d’immagini e come strumento di esplorazione all’interno della coscienza. H. Bonny ritiene che la musica possegga la capacità di entrare a fondo nella coscienza per modificare condizione fisica, emozionale, intellettuale e spirituale. I trattamenti consistono in un’esplorazione di sé centrata sulla musica ed utilizza specifici programmi musicali per stimolare e sostenere l’apertura dinamica di esperienze interiori, offrendo alle persone la possibilità di integrarle.
 
== Principi ==
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Attualmente la richiesta di alcune associazioni di utilizzazione della legge 4 del 2013 non è evadibile in quanto quella legge esclude categoricamente ogni ambito clinico.<ref>[http://www.sviluppoeconomico.gov.it/images/stories/documenti/Associazioni_professionali_Errori_pi%C3%B9_frequenti_nov2014.pdf Richiesta Rifiutata<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Se relativamente alla professione lo Stato Italiano non si è ancora espresso, qualche cosa si muove invece dal punto di vista della formazione. Con il Decreto Ministeriale 8 ottobre 2008 n.629 è stata autorizzata l'attivazione di un corso accademico sperimentale di primo livello presso il [http://www.conservatoriopescara.gov.it/musicoterapia.html Conservatorio di Pescara]<ref>{{Cita web|url=http://www.conservatoriopescara.gov.it/musicoterapia.html|titolo=Musicoterapia|autore=Adminpat|sito=www.conservatoriopescara.gov.it|lingua=it-it|accesso=2017-10-17}}</ref> e successivamente, con il Decreto Ministeriale 23 novembre 2005 prot. n. 484/2005 il MIUR ha dato il via libera per la sperimentazione di un Diploma Biennale di Specializzazione in “Musicoterapia” presso due Conservatori: il Conservatorio di Verona<ref>[http://www.conservatorioverona.it/it/musicoterapia/]</ref> ed il Conservatorio dell'Aquila.<ref>[http://www.miur.it/stage/documento.asp?categoria=15&documento=5349 Testo DM]</ref>
Con D.M. 3 nov 2011 n. 164 è stato autorizzato il "Biennio sperimentale di specializzazione in Musicoterapia" (Laurea Magistrale)<!-- Il biennio sperimentale non equivale a laurea magistrale. --> presso il Conservatorio di Musica "Girolamo Frescobaldi" a Ferrara. Lo studio ed il tirocinio al Biennio sono svolti con particolare riferimento alla Musicoterapia applicata alla Neuroriabilitazione. Le lezioni si svolgono presso il Dipartimento di Neuroscienze/Riabilitazione - Settore Medicina Riabilitativa “San Giorgio” di Ferrara.<ref>[http://www.conservatorioferrara.it Biennio Ferrara]</ref>